Operazione “Pesce Giallo”, trovate irregolarità ad Ancona
Si è conclusa il 30 luglio la maxi operazione di polizia marittima denominata “Pesce Giallo” che ha visto impegnato il personale delle Capitanerie di porto su tutti i punti di importazione e ristorazione di prodotti asiatici.
L’operazione, promossa dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto, ha avuto lo scopo di una mirata campagna finalizzata alla tutela del consumatore dalle frodi alimentari.
Numerosi i controlli effettuati dai militari della Guardia Costiera di Ancona durante i quali sono state accertate violazioni relative al mancato rispetto delle taglie minime nonché violazioni in materia di rintracciabilità del prodotto.
Congiuntamente alla locale ASUR, sono stati effettuati controlli relativamente anche alle condizioni igienico – sanitarie delle cucine, dei depositi merci e dei locali di lavorazione delle pietanze. Da tali attività sono emerse diverse irregolarità al momento al vaglio del personale sanitario intervenuto.
Durante i controlli congiunti, è stata anche riscontrata la presenza di esemplari di seppie essiccate classificata come “merce illegalmente importata”.
I militari della Guardia Costiera continuano ad operare nell’ambito dell’attività di controllo dell’intera filiera della pesca marittima in difesa dei consumatori ed anche dei lavoratori del settore.
Dalla Capitaneria di Porto
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