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Falconara: “garantire salute e lavoro”

Raffineria ApiDire “NO” all’attuale progetto API di ulteriori centrali termoelettriche a combustione non significa dire che siamo contrari a tutte le linee di sviluppo del Gruppo API o a qualunque tipo di impianto.

Un impianto “solare termodinamico a specchi”, sul modello Rubbia, ad esempio lo ospiteremmo volentieri e se fosse API Nova Energia a promuoverlo nella nostra area “tanto di cappello”. La produzione di specchi, ecc. potrebbe essere realizzata attraverso l’impegno dell’imprenditoria locale con guadagno in occupazione, ritorno di immagine per tutta l’area e nessun danno ulteriore alla salute e all’ambiente.

I lavoratori dell’API un impianto così lo vorrebbero?

Stupisce che i loro rappresentanti sindacali siano stati i primi a parlare dello spettro “licenziamenti” senza poi avanzare proposte veramente alternative. Chiediamo insieme e proprio ad API Nova Energia di fare investimenti concreti nelle rinnovabili anche qui a Falconara e nei Comuni limitrofi dove già siamo al collasso sanitario.

Parliamo da mesi di difesa della salute ma intendiamo anche tenere conto delle prospettive occupazionali di chi attualmente lavora direttamente o come indotto nel sito industriale API di Falconara. I NO aprioristici non ci hanno mai caratterizzato.

Massimo rispetto pertanto per le sensibilità dei lavoratori che rischiano per primi in salute ed incolumità fisica e mai avremmo voluto leggere di “Tagli alle imprese di manutenzione” per il contenimento dei costi. Il gruppo API ha acquisito la catena di distributori IP, realizza la centrale fotovoltaica più grande d’Italia a Tolentino e si impegna per un investimento copioso in energia da fonti rinnovabili con la  Regione Calabria (500 milioni di euro e svariate centinaia di posti di lavoro in più),  l’idea che un gruppo di queste dimensioni e possibilità di investimento debba qui invece licenziare qualora non si realizzassero le centrali attualmente in fase di autorizzazione è una idea da rigettare lavorando tutti insieme per una alternativa in grado di garantire salute e lavoro.

I cittadini dell’Assemblea Permanente no centrali API sono disponibili in qualsiasi momento ad un confronto costruttivo con i lavoratori della raffineria API ed i loro rappresentanti sindacali su sicurezza e prospettive occupazionali. Rammentiamo inoltre che, a dicembre 2008, il Presidente della Giunta Regionale Spacca si era impegnato alla convocazione di un incontro con la proprietà proprio su questi temi, l’apertura di un tavolo di confronto è più che mai opportuna.

Da Assemblea Permanente “NO CENTRALI API”

Redazione Ancona Notizie
Pubblicato Giovedì 6 agosto, 2009 
alle ore 10:59
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