Marche: da cellulari e wirless il rischio di tumori e sterilità
Secondo dati Istat 2010 gli utilizzatori marchigiani di internet sono circa il 48% del totale, mentre dall’osservatorio Facebook si apprende che nelle Marche ci sono circa 240.000 utenti (gennaio 2011), di cui circa la metà accedono da telefonia mobile.
Molti tra questi ultimi hanno tra gli 11 e i 17 anni.
A confermarlo è un’indagine Istat condotta nel marzo 2011, secondo la quale l’utilizzo del cellulare, oltre ad essersi quasi raddoppiato tra gli 11-17enni (dal 55,6% del 2000 al 92,7% del 2011), si è trasformato in strumento multimediale: scende dal 20,3% al 3,9% la percentuale di 11-17enni che usano il cellulare solo per telefonare.
Sono davvero privi di conseguenze la diffusione e l’utilizzo massiccio delle nuove tecnologie senza fili?
L’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS), in uno studio sulle radiazioni elettromagnetiche, pur richiamando la necessità di nuovi studi lancia l’allarme e le classifica come potenzialmente cancerogene per gli esseri umani.
E’ stato infatti registrato un incremento del rischio di contrarre un tumore al cervello soprattutto nei bambini in cui è evidente una maggiore penetrazione delle onde elettromagnetiche.
Da quanto emerge nella trasmissione Report, andata in onda domenica 27 novembre sera su Rai Tre, sembra che i dati delle ricerche in merito alla pericolosità dei telefonini siano stati spesso tenuti nascosti per anni.
Nel peggiore dei casi vi sono state interpretazioni di dati a vantaggio delle stesse aziende finanziatrici delle ricerche: un po’ come chiedere al Signor Barilla se la pasta è buona.
Secondo Fiorenzo Marinelli del Cnr, l’alterazione genetica dovuta ad onde elettromagnetiche può favorire lo sviluppo di tumori, soprattutto nei bambini.
Dal telefonino al wireless.
Secondo una recente ricerca condotta dalla Nascentis Medicina Reproductiva di Cordoba il wireless riduce la qualita’ del liquido seminale maschile, danneggiando la fertilita’.
Dopo quattro ore di esposizione ravvicinata questo è stato il risultato:
– il 9 per cento dello sperma mostrava danni genetici al Dna, tre volte piu’ del campione di controllo;
– un quarto degli spermatozoi era immobile, mentre solo il 14 per cento di un campione analogo di controllo posto a distanza di sicurezza dal computer aveva subito gli stessi danni.
Non si sono invece registrati danni significativi al campione di liquido seminale in un altro test sotto un laptop con connessione via cavo.
Per concludere sette accorgimenti in base a quanto suggerito dagli esperti:
1) i bambini non dovrebbero utilizzare mai il cellulare
2) non superare i 30 minuti di esposizione
3) no al cellulare sotto il cuscino
4) no al cordless in casa: produce le stesse emanazioni elettromagnetiche e gli stessi danni del telefonino
5) si all’auricolare, tenendo il cellulare lontano dal corpo quando non lo si utilizza
6) tenere il finestrino leggermente aperto in macchina con il cellulare
7) preferire i cavi alla tecnologia wirless.
Monica Martinuz
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