Cna e Fita: “Il porto di Ancona al centro della mobilità europea”
Cna e Fita Cna Marche esprimono grande soddisfazione perché il porto di Ancona, secondo quanto annunciato dall’Autorità Portuale, è stato individuato dalla Commissione europea come nodo del core network, ovvero la rete di infrastrutture che interconnetterà i nodi più importanti di trasporto, in modo da renderla pienamente operativa entro il 2030.
Nell’ultima riunione del Consiglio dei ministri dei Trasporti Ue, l’Italia ha inoltre chiesto e ottenuto di includere nel corridoio Helsinki-Valletta tre diramazioni verso i porti di La Spezia, Livorno e Ancona (collegamento ferroviario tra Ancona e Bologna). Non è stato dato seguito al momento alla richiesta di inserimento nel Corridoio Adriatico-Baltico.
L’inserimento nel corridoio Helsinki-Valletta consente di avere pieno accesso ai fondi comunitari per supportare la realizzazione delle opere infrastrutturali marittime e terrestri necessarie allo sviluppo del porto di Ancona, valorizzandone in particolare la funzione di terminal delle Autostrade del Mare che collegano il nostro porto alle sponde orientali dell’Adriatico e del Mediterraneo.
Inoltre, agevola la messa a sistema degli investimenti infrastrutturali per migliorare l’accessibilità’ ferroviaria del porto (Nuovo raccordo ferroviario e trasformazione dello Scalo Marotti) rendendo più competitiva la posizione dello scalo rispetto allo sviluppo del trasporto intermodale, specialmente per quanto riguarda il traffico contenitori, in costante crescita (+13,4% nel 2012).
La valenza del porto di Ancona come nodo intermodale di interesse comunitario per il trasporto merci e passeggeri e’ rappresentata da lungo tempo, dalle linee ferry dirette verso la Grecia (90% del traffico tir in transito per il porto di Ancona), Croazia e, in misura minore, Albania e Montenegro.
da Cna e Fita Cna Marche
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