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Chiaravalle, assemblea provinciale del PD con Nico Stumpo

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PDL’Assemblea provinciale del Partito democratico si riunirà lunedì 1 ottobre a Chiaravalle per discutere, alla presenza dell’organizzatore nazionale del PD, Nico Stumpo e del Segretario regionale Palmiro Ucchielli, la situazione politica ed economica finanziaria del Paese e del territorio, anche in vista dei prossimi appuntamenti, a partire dalle Primarie di novembre.



L’Assemblea di Chiaravalle precederà di pochi giorni quella Nazionale che fisserà le regione per partecipare alle Primarie. Nico Stumpo nel primo pomeriggio ad Ancona, insieme al Segretario provinciale Emanuele Lodolini incontrerà Cgil, Cisl e Uil.

A far da cornice all’Assemblea provinciale del 1 ottobre la preoccupazione dei Democratici per l’abbassamento significativo delle previsioni di crescita in tutta Europa e in particolare in Italia. Cadono i consumi, l’occupazione, gli investimenti. In questo contesto, di fronte alle scelte del governo, il PD chiede all’esecutivo di mantenere la tutela delle fondamentali condizioni di vita e sociali di un Paese già duramente provato. Il PD chiede in particolare al governo di mettere al primo posto il tema del lavoro e di non prevedere ulteriori interventi restrittivi su scuola e politiche sociali.

E’ un richiamo netto a rimettere i problemi dell’Italia al centro del dibattito, perché la realtà ci farà trovare di fronte a scelte e battaglie durissime nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, a cominciare dalla volontà del governo di ricominciare con nuovi tagli al settore della scuola. Tagli che il PD non approva e che si appresta a contestare e contrastare con tutte le forze. “La crisi economica è sempre più forte, anche nella nostra provincia, e porta con sé una rottura senza precedenti tra politica e società” commenta il Segretario provinciale Emanuele Lodolini annunciando l’Assemblea di Chiaravalle. Per Lodolini “se ha preso campo un certo sentimento, assai diffuso, che individua nella politica la zavorra del Paese, non è per colpa di certa antipolitica, seppur presente, o di una cattiva percezione dei cittadini, ma soprattutto di taluni comportamenti errati della politica stessa, troppo spesso chiusa nei Palazzi perdendo il senso della realtà, delle sue antiche e nuove furbizie, dei suoi privilegi oggi giustamente insopportabili. La vicenda ultima del Lazio è vergognosa: i nostri hanno fatto bene a dimettersi, ma dovevano ribaltare il tavolo prima davanti a un incremento sconsiderato dei fondi per i gruppi. Ieri Bersani ha incontrato Presidenti e capigruppo PD nelle Regioni e dall’incontro è scaturita la decisioni di proporre oggi in Conferenza delle Regioni un intervento urgente per ridurre i costi, imporre regole ferree di trasparenza e controlli esterni”.

Su cambiamento e partecipazione – continua Lodolini – il PD nei prossimi mesi si gioca tutto. Questo è il messaggio che viene dai nostri Circoli. Bersani ha fatto bene a proporre le Primarie, rinunciando a ogni tutela pur garantita dallo Statuto. Un atto di coraggio e generosità che dimostra come Bersani stesso abbia per primo compreso bene il momento. Dietro quel suo modo di dire – prima viene il Paese, poi il Partito e solo poi le ambizioni personali – c’è un messaggio che parla a tutti noi, non solo ai candidati alle Primarie”. Sulle Primarie “è bene che si sappia che i cittadini che votano le primarie entrano nel perimetro del centrosinistra, indipendentemente dalla loro provenienza politica passata, e quindi fanno una scelta di campo. Le primarie rappresentano una necessaria cessione di sovranità della politica nei confronti dei cittadini che si riconoscono nel centrosinistra, i quali dovranno impegnarsi in modo pubblico e trasparente a sostenere chiunque uscirà vincitore. Non si tratta di costruire argini alla partecipazione, ma di rendere trasparente un patto con gli elettori”. Cambiamento, dunque. E per cambiamento s’intende, continua Lodolini, “anche un nuovo modello di sviluppo perché occorre rimettere in fila i valori che contano (lavoro e bene comune), ribadire che l’economia sono le persone che lavorano e non i giochi finanziari, che una più equa ridistribuzione della ricchezza è necessaria, spostando il prelievo da chi paga a chi non paga, dai redditi da lavoro e impresa alla rendita e ai grandi patrimoni, dalle attività green e sostenibili alle attività black e dannose per l’ambiente e fare della bellezza che ci circonda il motore della ricchezza di cui abbiamo bisogno”.

da
Partito Democratico

Redazione Ancona Notizie
Pubblicato Mercoledì 26 settembre, 2012 
alle ore 16:27
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