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Falconara, Rossi presenta il Piano della Città

Clemente RossiE’ stato illustrato dal vicesindaco Clemente Rossi nell’ultima seduta del consiglio comunale il complesso lavoro di assemblaggio di progetti, in parte già in itinere da almeno due anni, ma anche di idee innovative, che costituiscono il programma predisposto dell’Amministrazione comunale nell’ambito del Piano delle Città (contenuto nel Decreto Crescita del 22 Giugno 2012 n.83, convertito con Legge n.134 il 7 Agosto 2012).



L’Amministrazione si è attivata fin dal luglio scorso affinché si elaborassero i piani e i programmi più esaurienti e completi da inviare al Ministero. Ne è scaturita una proposta complessa, al quale hanno partecipato diversi settori (per i necessari contributi, delucidazioni e calcoli di natura ingegneristica, urbanistica, e più strettamente economica, per garantire la praticabilità concreta del progetto) che ha avuto il suo definitivo imprimatur con la Delibera di Giunta n.209 del 2/10/2012, già consultabile sul Sito, per il suo sollecito inoltro al Ministero, attraverso l’Anci. In ossequio alla sostanza del Piano delle Città si è trattato di dare forma ad una ipotesi di decisa riqualificazione urbana, riferita in particolare a quello che noi tutti consideriamo il centro città, proprio per rispondere ai requisiti essenziali del dispositivo ministeriale.

Si è indicato – spiega Rossi – una sorta di quadrilatero urbano da riqualificare idealmente compreso, grosso modo, fra Via Roma e Via Cairoli, comprendente quattro opere, da costruire o da ristrutturare, in grado di rilanciare in prospettiva il centro città, dargli forma e valenza sociale, vivibilità, raccordandolo anche con la città diffusa nell’ambito dell’hinterland e nel rapporto con un più vasto territorio”. Sono stati individuati alcuni manufatti esistenti, per alcuni versi parzialmente degradati o superati per ristrutturarli e altri da progettare e realizzare ex novo. Nel dettaglio il Multipiano individuato nell’area ferroviaria da finalizzare a parcheggio ( di cui è stato già emanato il disciplinare di gara), gli alloggi per housing sociale in via Roma, l’ex Garage fanesi con destinazioni varie di tipo prevalentemente commerciale e il restyling del Mercato coperto.

Si tratta di manufatti all’origine di intera proprietà pubblica – prosegue Rossi – o su cui il pubblico può vantare dei diritti reali, in grado, di identificare meglio un Centro città e che se opportunamente collegati con quanto già esiste, possono far meglio risaltare una città viva e più moderna, formandone un unico organico complesso”. Tutte le realizzazioni non hanno bisogno di varianti urbanistiche, essendo già coerenti, a livello di destinazione, col PRG e si sostengono autonomamente da un punto di vista economico; il sostegno finanziario che si chiede al Ministero è essenzialmente relativo alla riqualificazione degli spazi urbani rappresentando essi il tessuto connettivo attraverso cui valorizzare le diverse entità (es.: ripavimentazione, illuminazione, arredo urbano, etc.).

Unica eccezione la realizzazione di alloggi sociali in Via Roma, su cui già esiste un impegno all’acquisto da parte dell’Erap, per circa 750.000 €. “Questa idea ha i numeri – dice Rossi – per essere vincente e degna dunque di attenzione da parte del Ministero, suscettibile di essere attrattiva per il privato che volesse cogliere delle opportunità per avviare esercizi commerciali, servizi terziari, laboratori, uffici di varia natura. Il pubblico, in sostanza, si fa volano per le attività tipiche di una città viva e moderna”. Una metodologia parallela è stata utilizzata anche per il Progetto JESSICA di ispirazione regionale, che percorre, in via similare, le stesse procedure del Piano Città, con alcune varianti che considero marginali. Per ambedue non si tratta, in verità, di Leggi o Programmi di iniziativa pubblica, di tipo tradizionale, ma di processi metodologici attraverso cui l’Amministrazione si fa parte attiva per coordinare, stimolare, controllare, promuovere l’imprenditorialità e l’impiego del capitale privato. Un programma che si può perpetuare nel tempo, almeno nelle intenzioni del legislatore, con cadenza annuale e con opportunità di finanziamento ricorrenti e riproducibili.

Tutto ciò rappresenta il futuro entro cui si potrà e si dovrà muovere l’Amministrazione pubblica e su cui si porrà una vera sfida per gli Enti locali – conclude Rossi – Meno soggetti erogatori di servizi, più attori che programmano e promuovono lo sviluppo. Meno Enti a cui chiedere sempre le cose più disparate e dispersive, più soggetti che si interpongono per suggerire, stimolare, coadiuvare i cittadini nelle varie iniziative”.

dal Comune di Falconara Marittima

Redazione Ancona Notizie
Pubblicato Lunedì 8 ottobre, 2012 
alle ore 16:35
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