Giunta regionale, Confindustria, CNA e Confartigianato per il rilancio dell’economia
Di seguito il testo sottoscritto giovedì 20 dicembre tra Giunta Regionale delle Marche, Confindustria, CNA, Confartigianato e le imprese marchigiane per il sostegno delle imprese, del lavoro e per il rilancio dell’economia nell’anno 2013.
Premesso che il sistema delle imprese delle Marche ha subito nel corso del 2012 una ulteriore contrazione delle attività, in un contesto di crisi economica e finanziaria generalizzata, con forti e marcate preoccupazioni per la prospettiva ed anche per la tenuta del sistema produttivo regionale a cui, in parte e per quanto di competenza, si è contrastato con l’azione della politica regionale basata su interventi a sostegno al reddito delle famiglie e dei lavoratori, sull’utilizzo delle risorse di sostegno alla ricerca ed innovazione delle PMI e dell’accesso al credito;
Considerato che i nodi strutturali del Paese e l’alto debito pubblico, impediscono di trovare risorse significative da destinare allo sviluppo, mentre l’ulteriore inasprimento della pressione fiscale e contributiva toglie margini ai risultati aziendali e comprime gli investimenti produttivi, sottrae risorse agli scambi interni;
Evidenziato come le Marche, proprio per essere caratterizzate da una forte e diffusa presenza di Micro, Piccole e Medie Imprese necessitano di progetti di rete che ne rafforzino i differenziali competitivi;
Preso atto dell’iniziativa della Regione Marche che ha dimostrato di saper cogliere la gravità del momento, cercando di adeguare iniziative e risorse di un Bilancio ridotto ai minimi termini dai ricorrenti tagli dei trasferimenti statali, alle nuove e diverse esigenze evidenziate dalla crisi in atto;
Valutato positivamente il Patto di stabilità per gli Enti locali che per il terzo anno consecutivo consente di trasferire capacità di spesa a favore degli Enti Locali e quindi di liberare risorse per investimenti con conseguente auspicato beneficio per le imprese sul territorio;
Rimarcato come permangano forti preoccupazioni complessive sulle prospettive del nostro sistema economico, in particolare per la stessa tenuta dell’impianto generale che deve coniugare alti livelli di sviluppo ed alta coesione sociale;
la Regione Marche, Confindustria, CNA, Confartigianato imprese delle Marche
Si impegnano a mettere in campo ogni strumento ed azione per il sostegno del “modello di sviluppo marchigiano” che ha fino ad oggi alimentato una crescita economica in cui famiglie, imprese e radicamento territoriale sono stati il vero punto di forza. Ciò ha reso possibile sviluppo e qualità della vita della comunità marchigiana.
Da lì occorre partire, con l’obiettivo di difendere l’occupazione e la coesione sociale, consapevoli che per il futuro la flessibilità e lo spirito d’iniziativa tipici degli imprenditori marchigiani dovranno essere sempre più caratterizzati da approcci innovativi sul prodotto e sull’organizzazione, sul mercato, così come la Istituzione Regione deve concentrare le sue azioni su tali definite priorità;
Valutano positivamente i risultati delle misure anticrisi concertate tra Governo Regionale, Associazioni di Impresa e OO.SS. e finora realizzate per la difesa del lavoro, del reddito e della coesione sociale delle Marche, così come reputano positivi i cardini su cui si innesta il bilancio di previsione 2013 della Regione Marche: il massimo rigore per sostenere il lavoro e per riconfermare le misure anticrisi a favore dello sviluppo e dell’equità sociale, senza aumentare le tasse e garantendo il diritto alla salute di tutti i marchigiani e le misure dedicate ai giovani in diversi settori, dalla formazione, alla casa e alla occupazione;
Concordano, pertanto, che – seppur nel costante quadro drammatico dei tagli nazionali – il Bilancio regionale assicuri l’invarianza della pressione fiscale e destini priorità e significative risorse agli interventi destinati ai pacchetti anti-crisi, al lavoro, alla formazione, all’istruzione, ai giovani, alle MPMI, alla domotica, all’internazionalizzazione commerciale, al turismo, alla cultura, alle politiche sociali e ai trasporti, al credito per le imprese;
Ritengono che occorra investire nella qualità del lavoro, nella condizione di lavoro, nella valorizzazione delle competenze e delle professionalità in una dimensione di occupazione stabile che deve tornare a essere considerata come ordinaria e indispensabile sia per la competitività delle imprese sia per la sostenibilità delle politiche di welfare;
Valutano che sia, dunque, opportuno proseguire in azioni di sostegno alla protezione sociale, di difesa del lavoro, dei livelli occupazionali, di contrasto alla precarietà, di sostegno al reddito delle fasce deboli e dei lavoratori in sospensione, combinati con misure volte a incentivare l’internazionalizzazione, qualità e innovazione nello sviluppo, anche commerciale, di prodotti e servizi;
Ritengono importante favorire programmi di housing sociale anche per rendere possibile l’accesso al bene casa per i ceti meno abbienti, nonché realizzare progetti integrati di riqualificazione urbana che rilancino il comparto dell’edilizia sostenendo i livelli di attività delle imprese e valorizzando nel contempo le nostre città;
Condividono la necessaria consapevolezza di dover sostenere con forza e con tutti gli strumenti disponibili, ogni politica economica ed industriale finalizzata a rafforzare il sistema delle imprese sul territorio regionale e la microimprenditorialità diffusa, garantendo ed assicurando, innanzi tutto, un accesso al credito ed a costi contenuti; in questo senso convergeranno gli sforzi comuni per sostenere il sistema regionale delle garanzie e dei Confidi e il relativo processo di aggregazione di questi ultimi con progetti aggregativi da presentarsi entro il primo semestre 2013;
Valutano necessario rafforzare il monitoraggio sugli effetti della crisi sul tessuto produttivo, con riferimento anche al sistema del credito, valorizzando l’apporto conoscitivo di tutte le Associazioni di imprese sottoscrittrici, adeguando costantemente gli interventi possibili da mettere in campo e contemporaneamente lavorare insieme alle “riforme” del sistema Marche del futuro;
Individuano come priorità, l’intervento per la razionalizzazione e l’efficientamento della politica e della burocrazia, la riduzione dei tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese e la semplificazione della burocrazia a carico delle imprese, da attuarsi anche attraverso modifiche normative e/o organizzative, accelerazione e snellimento delle procedure, garantendo tempi compatibili con le esigenze delle imprese.
Va garantito dunque l’impegno della Regione all’emanazione di una legge annuale di semplificazione per aggiornare in tal senso l’ordinamento giuridico regionale, anche di settore;
Intendono privilegiare, pur nelle ristrettezze di Bilancio, i nuovi investimenti e progetti imprenditoriali delle micro, piccole e medie imprese – ad esempio in ricerca, innovazione, sicurezza, risparmio energetico e produzione di energia da fonti rinnovabili, commercio estero/export/internazionalizzazione – sia per favorire la nascita di nuove attività che il rilancio dell’economia, accrescendo il grado di internazionalizzazione e di promozione commerciale del nostro sistema produttivo, disincentivando ogni forma di delocalizzazione che impoverisca la Regione.
Ritengono di concretizzare, concertandone i contenuti e le modalità attuative con misure operative di impatto diretto sul sistema delle imprese, le linee del Piano Integrato Attività produttive, formazione, istruzione e lavoro 2012–2014 nonché dei diversi Piani di settore: Internazionalizzazione, Turismo, Commercio, individuando le azioni prioritarie, puntando all’integrazione, coerenza e complementarietà di risorse e interventi tra loro;
Considerano evidente che, in un contesto internazionale e nazionale in continua evoluzione, la profonda recessione possa anche rappresentare una opportunità per promuovere un riposizionamento competitivo del nostro sistema produttivo, puntando sullo sviluppo del manifatturiero basato su più innovazione e ricerca, internazionalizzazione e qualificazione delle risorse umane, con una forte integrazione con il mondo dell’Università, nonché in nuovi settori strategici, in primo luogo quelli legati alla “green economy”, ed alle sue potenzialità, più in generale quelli connessi all’economia sostenibile, volta cioè a valorizzare e ripristinare sistematicamente le condizioni per la propria efficienza e efficacia nei confronti del contesto socio-culturale, ambientale-paesistico ed ecologico, nonché alla blue-economy;
Ritengono infine indispensabile una promozione integrata del territorio basata sul patrimonio della nostra regione costituito dalle ricchezze ambientali, culturali e territoriali, per incrementare l’attrattività in termini turistici-economici integrati, nonché per la conoscenza e la diffusione commerciale dei nostri prodotti, garantendo un equilibrio socio economico nel quale le imprese sono elemento fondamentale sia nel sistema manifatturiero sia per il ruolo delle imprese dei servizi;
Considerano strategicamente fondamentale per l’economia regionale il ruolo di secondo motore di sviluppo che il Turismo e la Cultura in una visione unitaria, integrata e trasversale possono offrire al sistema economico marchigiano, con azioni e misure susseguenti;
Stimano urgente e strategico stimolare, sostenere e orientare interventi e processi in materia di qualificazione e crescita del capitale umano, in particolare agendo concretamente e coerentemente sulla formazione e l’aggiornamento delle risorse umane (imprenditoriali e lavorative) per adeguarne le competenze all’evoluzione competitiva, delle tecnologie in specie quelle della informazione e della comunicazione (ICT e in particolare, tra le iniziative fondanti dell’Agenda digitale nelle Marche, il Progetto Marche-Cloud, importante infrastruttura di computing cloud in grado di erogare moderni e innovativi servizi digitali ad alto contenuto tecnologico alla P.A., alle imprese, e ai cittadini, realizzando importanti economie di scala e garantendo opportunità di business per il territorio marchigiano);
Si impegnano ad operare per il rilancio dei processi innovativi con ancora maggiore determinazione sui processi di internazionalizzazione, sia per favorire l’accesso a nuovi mercati internazionali, che per consolidare i mercati esteri già presidiati ed attrarre investimenti, anche esteri, nella convinzione che questi si configurino, come una risorsa aggiuntiva e strategica per la ricerca di efficienza e di competitività attraverso l’attivazione di nuovi canali per lo scambio e la circolazione di conoscenze, know-how, risorse manageriali e lavorative, ulteriori opportunità anche integrate tra loro;
Decidono di privilegiare le azioni di stimolo alla ripresa dei processi di investimento nelle PMI in primo luogo a favore degli asset immateriali (Innovazione, ricerca e sviluppo, realizzazione e acquisizione brevetti, promozione commerciale e internazionalizzazione, formazione e aggiornamento, pubblicità e marketing, ecc.) per consentire alle imprese Micro Piccole e Medie di rafforzarsi in termini competitivi;
Si impegnano inoltre ad agire con rapidità e efficacia nei confronti delle attività imprenditoriali e lavorative di alcuni settori di particolare rilevanza per la cultura e l’immagine delle produzioni regionali, a rischio di scomparsa per effetto del mancato ricambio generazionale sia della componente imprenditoriale sia di quella lavorativa;
Impegnano la Regione Marche ad esercitare con capacità propositiva il ruolo di coordinamento nazionale delle regioni sui temi dell’economia e della internazionalizzazione definendo preventivamente con le parti economiche e sociali firmatarie le posizioni da esprimere a livello nazionale;
Impegnano altresì la Regione a promuovere misure concrete di sostegno finanziario e di semplificazione in grado di rilanciare il comparto dell’industria delle costruzioni, per il riavvio ed il rilancio del settore dell’edilizia oggi in gravissima crisi e a rischio di sopravvivenza, sollecitando anche nuovi interventi legislativi nazionali in campo urbanistico ed edilizio, che favoriscano gli investimenti;
Ribadiscono il ruolo strategico di una nuova fase di comunicazione e integrazione tra le componenti più giovani e quelle più anziane, anche nell’esperienza aziendale, puntando alla riproposizione della misura positivamente sperimentata Adotta un giovane e del varo di misure di impatto reale sul fronte del Ricambio Generazionale;
la Regione Marche, Confindustria, CNA, Confartigianato imprese delle Marcheconcordano che per l’attuazione di quanto sopra esposto possano essere individuati i seguenti strumenti da elaborare o seguire nell’attuazione con il coinvolgimento delle Parti sociali firmatarie:
– Piano integrato triennale attività produttive formazione istruzione e lavoro 2012 – 2014. Verifica costante dello suo stato di attuazione, delle priorità in esso indicate al fine di controllare che i risultati attesi siano stati raggiunti e siano ancora rispondenti alla situazione attuale ed eventualmente apportare i necessari correttivi;
– Piano annuale formazione istruzione e lavoro 2013;
Piani di settore e annuali del Turismo, Commercio, Internazionalizzazione;
– Adozione del Documento per lo sviluppo dello Small Business Act nella regione;
– Adozione del Piano pluriennale sull’Innovazione e sulle Smart Specialization a valere sulla prossima programmazione comunitaria;
– Accordo per l’utilizzo dei fondi rotativi per il sostegno finanziario agli investimenti attraverso le ex leggi 598/94 e 949/52; risoluzione definitiva del loro pregresso e di quello relativo alla L. Sabatini, vista la totale assenza da due anni di agevolazioni in conto interesse per il comparto delle PMI;
– Progetti integrati FAS – FSE;
– Riprogrammazione Fondo di Garanzia POR Marche, con la finalità di incentivare e sostenere l’aggregazione dei Confidi, con progetti da presentarsi entro il 30/06/2013, altrimenti utilizzo delle risorse come Fondo di garanzia di II grado a SRGM;
– Adozione del pacchetto ricambio generazionale;
Sviluppo della progettazione integrata territoriale;
Conferma delle principali linee di intervento a difesa e sostegno del sistema imprenditoriale (Pacchetto anticrisi, sviluppo della domotica, accordo di programma area di crisi della A. Merloni, sostegno al credito attraverso i Confidi);
– Riattivazione del tavolo per gli appalti pubblici per affrontare le tematiche emergenti che risultano di maggiore interesse per le imprese, partendo dai risultati fin qui ottenuti, con l’obiettivo di pervenire ad un quadro legislativo di riferimento complessivo su urbanistica, edilizia, riqualificazione urbana ed appalti, condiviso da tutte le associazioni di imprese.
Semplificazione delle procedure: approvazione della p.d.l. regionale Semplificazione, Progetto TEO (Tender opportunities for smes – portale dedicato agli appalti pubblici nel territorio regionale), pieno funzionamento del SUAP, avvio sperimentazione Stazione Unica Appaltante;
– Sviluppo delle iniziative relative alla Bottega scuola (definizione degli standard per il riconoscimento della qualifica di Maestro artigiano ed attivazione della formazione per apprendisti);
Prestito d’Onore, in collaborazione con le Associazioni di Impresa;
– Cofinanziamento regionale dei Dottorati di ricerca;
Incremento dei fondi per il bando ricerca in filiera e avvio bando per reti e filiere a favore dei principali settori del Made in Italy, caratterizzanti l’economia regionale;
– Incremento dei fondi per l’internazionalizzazione ad impatto diretto sulle imprese, sostegno dell’inserimento dei giovani per l’internazionalizzazione, abbinamento dell’art.6 della LR 30/2008 (Contributi per iniziative di internazionalizzazione e progetti promozionali) con l’emanazione dei voucher per l’internazionalizzazione delle imprese di nuova introduzione, con adeguata dotazione finanziaria;
– Riproposizione bando Adotta un giovane;
– Progetto Marche-Cloud;
– Percorsi di formazione con stage ed incentivo all’assunzione;
– Incentivi per la stipula dei contratti di solidarietà;
Nuova sperimentazione di interventi per la valorizzazione delle zone montane, anche in funzione anticrisi – progetto Appennino;
– Contributo una tantum per sostenere gli studi delle fasce deboli;
– Intervento per gli ammortizzatori in deroga sulla base delle risorse nazionali messe a disposizione;
– Contributo all’EBAM per l’integrazione del Fondo di Sostegno al Reddito destinato ai lavoratori in sospensione delle imprese Artigiane;
– Progetto scuola o di valorizzazione dei lavoratori precari della scuola, di cui al D.M. 82/2009;
– Contributo di solidarietà;
– Agevolazioni sanitarie a favore di lavoratori in mobilità, in CIG o in contratto di solidarietà e lavoratori disoccupati.
La sottoscrizione del presente Accordo non esaurisce il confronto tra Regione e Associazioni di Impresa sulle politiche di bilancio della Regione.
dalla Regione Marche
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