La Polizia di Stato di Jesi ha portato a termine delle indagini accurate, scattate nell’aprile scorso dopo la querela sporta da uno studente minorenne.

Quest’ultimo, presentatosi in Commissariato insieme al padre e a una sua docente, ha raccontato agli agenti la vicenda che l’ha purtroppo visto vittima. Alcuni mesi fa, aveva inviato delle foto intime a un profilo Instagram che credeva appartenere a una ragazza: dietro di esso, tuttavia, si nascondevano alcuni giovani della zona, che con la minaccia di divulgare le immagini lo hanno spinto a consegnare loro ingenti somme di denaro in diverse occasioni.

Grazie alla collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni, le forze dell’ordine sono riuscite a risalire all’identità dei responsabili, alcuni dei quali minorenni, a cui sono stati sequestrati i dispositivi elettronici utilizzati per portare avanti il ricatto. La loro posizione e le effettive responsabilità di ciascuno di loro sono ora al vaglio della Procura della Repubblica: rischiano un’accusa di estorsione aggravata.