Falconara, identificato il corpo del giovane trovato impiccato e incappucciato
Fallimenti professionali e sentimentali, sfiducia nel futuro e la volontà di farla finita. Questi gli elementi che sono emersi dopo le prime indagini sull’episodio di suicidio avvenuto a Falconara, presso il quartiere Fiumesino, domenica 11 marzo.
Gli inquirenti che indagavano sulla morte di Paolo Zampa, 27enne di Montemarciano rinvenuto senza vita all’interno di un vecchio manufatto abbandonato, sono dunque risaliti alle ragioni dell’estremo gesto, che il giovane avrebbe compiuto dopo una delusione d’amore e l’ennesimo tentativo fallito di affermarsi nella carriera di regista e musicista.
Il corpo è stato ritrovato tra le 9 e le 9:30 da un passante che ha affermato di aver visto un corpo pendere da una delle travi: impiccato e incappucciato, privo di documenti. All’interno della giacca di pelle, indossata sopra i jeans, c’era un biglietto d’addio in cui si faceva riferimento ad una storia d’amore finita male. Il fatto del cappuccio aveva fatto in un primo momento pensare ad un omicidio, poi risolto con l’aver capito che si trattava dello scaldacollo finito sopra il volto.
Con sé si era portato solo le chiavi della macchina, una sedia, un gancio di ferro e una spessa corda verde da alpinista: tutti elementi che hanno poi portato gli inquirenti – la polizia municipale di Falconara e i tecnici della sezione scientifica dei carabinieri – sulla pista del suicidio.
di Carlo Leone
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