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Ancona, Confartigianato: “Impossibile per le piccole imprese lavorare”

ConfartigianatoA rischio le imprese. Confartigianato della provincia di Ancona interviene nuovamente sulle direttive che il Governo centrale sta emanando con il fine di accentrare gli appalti per abbassare i costi di gestione della Pubblica Amministrazione. Obiettivo lodevole, ma impostato malissimo dato che sta avvenendo solo una concentrazione delle gare con pochi appalti e di importi da 100.000.000 di euro in su.



Gare queste che di fatto tagliano fuori l’intero sistema di imprese formato da aziende che sono di piccole dimensioni; nelle Marche potenzialmente interessate sono circa 25.000 aziende con quasi 60.000 addetti. In un contesto di grave crisi causato dalla carenza di lavoro, dalle difficoltà nelle riscossione, dalla carenza di liquidità e di accesso al credito, dalla pesantezza della pressione fiscale, un provvedimento di questo tipo affosserà il sistema imprenditoriale. Un esempio sono le gare indette dal CONSIP in queste settimane per le pulizie degli edifici scolastici, per importi che vanno da 112 ml€ a 1,795mld€. Un esempio efficace di questo comportamento è l’ultima gara per l’affidamento dei servizi di pulizia ed altri servizi tesi al mantenimento del decoro e della funzionalita’ degli immobili, per gli Istituti Scolastici di ogni ordine e grado e per i centri di formazione della Pubblica Amministrazione. Importo massimo complessivo 1.795.860.000 euro, IVA esclusa. Il lotto n. 10 per l’affidamento dei servizi di pulizia degli immobili, ubicati nelle Regioni Umbria, Marche, Abruzzo e Molise.

L’appalto ha per oggetto la stipula ad un unico soggetto di una Convenzione per l’affidamento dei servizi di pulizia, dei servizi di ausiliariato, di ripristino della funzionalita’ degli immobili, di giardinaggio e disinfestazione da eseguirsi presso le scuole ed i centri di formazione; lavori questi normalmente appaltati alle imprese artigiane o pmi dei rispettivi territori, che invece vengono accentrati con la conseguente esclusione di tutte le imprese locali. Confartigianato, che ritiene assurda ed illogica questa procedura, lancia un appello al Governo ed alle forze politiche, a partire dai parlamentari che devono intervenire per modificare il Decreto che impone di utilizzare il CONSIP per le manutenzioni o la fornitura di prodotti e servizi, tagliando fuori le imprese del territorio che se vogliono continuare a lavorare devono prendere il lavoro di seconda o terza mano e cioè sotto costo.

Confartigianato rivendica un intervento immediato affinché venga modificata l’indicazione fornita alle Pubbliche Amministrazioni ed invita le Amministrazioni locali più in generale ad indire gare attraverso un elenco delle imprese fiduciarie e comunque inferiori ad 1 milione di euro affinché venga consentito l’acceso alle imprese del territorio. Confartigianato ribadisce che potrebbe essere possibile anche l’indizione di bandi con prezzi medi di mercato onde escludere a priori eventuali offerte anomale, ma sempre comunque per importi che facilitino l’accesso a quanti operano sul territorio salvaguardando sia la qualità dei lavori che dell’occupazione. Confartigianato sta avviando diverse iniziative per sostenere le piccole imprese che vedono ridursi spazi di mercato sia per la crisi che per comportamenti assurdi che penalizzano il tessuto marchigiano.

da Confartigianato

Redazione Ancona Notizie
Pubblicato Mercoledì 26 settembre, 2012 
alle ore 16:50
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