Dopo aver superato la trentesima presentazione in tutta Italia (dalla prima a Roma, a Palazzo Madama, lo scorso 22 novembre a una delle più prestigiose, il 16 maggio a Torino, nell’ambito del XXVI Salone Internazionale del Libro), arriva, domenica 8 settembre, a Montecarotto (Palazzo Baldoni, ore 18.30) l’ultima monografia di Marco Severini “Dieci donne. Storia delle prime elettrici italiane” (Liberilibri, Macerata, pp. 242).



Il libro dello storico dell’Università di Macerata conoscerà a fine mese la terza edizione, in occasione della presentazione organizzata dalla Biblioteca “Sormani” di Milano (25 settembre). Ma già nella seconda edizione dell’opera, uscita ad inizio 2013, si possono apprezzare quella quarantina di pagine in più che contengono i documenti essenziali della vicenda che, nel 1906, vide dieci maestre della provincia di Ancona (nove di Senigallia e una di Montemarciano) conquistare un primato insolito e così imprevisto da venir presto dimenticato: queste dieci maestre marchigiane divennero le prime elettrici della storia italiana, in un frangente storico, quello dell’età giolittiana, in cui votava appena l’8% della popolazione maschile.

La nota scrittrice Elena Loewenthal ha ricordato, recensendo l’opera sulle colonne de “La Stampa”, che accanto a queste donne ci fu pure la determinante presenza di un uomo, il giudice mantovano Lodovico Mortara (Mantova, 1855 – Roma, 1937), presidente della Corte di appello di Ancona che, il 25 luglio 1906, vergò la celebre sentenza. La ricerca di Marco Severini ha provato a rispondere ad una serie di interrogativi (i rapporti tra politica e magistratura; la difficoltà ad acquisire una parità completa tra i due sessi; la complessità della vicenda storica marchigiana in età contemporanea) che sembrano di grande attualità.

Dopo i saluti del sindaco della località collinare, Mirco Brega, la storica Silvia Serini, dell’Associazione di Storia Contemporanea, dialogherà con l’autore sui temi trattati nel libro.