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Jesi, Ottavia Piccolo in La commedia di Candido al Teatro Pergolesi

Ottavia Piccolo a JesiSabato 4 aprile alle ore 21 con La commedia di Candido di Stefano Massini, tratta dal Candide di Voltaire ed interpretata da Ottavia Piccolo e Vittorio Viviani, prosegue la stagione del Teatro Pergolesi di Jesi promossa dalla Fondazione Pergolesi Spontini e dall’Amat in collaborazione con la Regione Marche e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Sabato pomeriggio alle ore 17.30 presso le Sale Pergolesiane del Teatro è previsto anche un incontro con la compagnia aperto al pubblico condotto da Francesco Scarabicchi. Dopo Jesi, lo spettacolo farà tappa ad Osimo (Teatro La Nuova Fenice) lunedì 6 aprile (ore 21.15) e a San Benedetto del Tronto (Teatro Concordia) martedì 7 aprile (ore 21.15).
 
La scrittura di Stefano Massini – giovane drammaturgo fiorentino tra i più interessanti della scena italiana – è al centro de La commedia di Candido. Giovane Artista Rivelazione del 2007 per il Premio Nazionale della Critica, Massini nel 2005 si era già distinto per aver vinto il maggiore premio italiano per la scrittura teatrale, il Premio Pier Vittorio Tondelli a Riccione Teatro.

Scrive a proposito de La commedia di Candido: “1759-2009: nella prossima ricorrenza di 250 anni dalla scrittura del Candido, ho scritto un testo che è un ironico, graffiante, imprevedibile omaggio alla più grande invenzione di Voltaire. Chi si aspetta di trovare una celebrazione del testo originale resterà deluso. Mi sono infatti divertito a ritrarre in forma teatrale la faccia più scanzonata e irriverente dell’Età dei Lumi. Intorno alle pagine del Candido ruota quindi una macchina teatrale rocambolesca, una vera e propria avventura mascalzona che al tempo stesso immortala e deride la stagione dell’Illuminismo. I fatti sono veri: basta leggere Visita a Rousseau e Voltaire di James Boswell per darmi atto che ho inventato fino a un certo punto”.

“Immaginate che in un’Europa innamorata di Voltaire inizi a girar voce di un nuovo pericolosissimo libretto dove il grande filosofo metterebbe alla berlina colleghi, Stati, Chiesa, Eserciti. Trapela che il libretto si intitolerà Candido: di certo si sa solo questo. Nei salotti non si sparla d’altro, nei circoli letterari c’è attesa e i pensatori di ogni dove tremano all’idea che Voltaire li svergogni. Ma anche le segreterie di Stato, le Ambasciate e il Clero si mobilitano terrorizzati da quel che potrà scatenare la penna del pensatore di Ginevra. È in questo clima spionistico che ho collocato il mio testo, tutto giocato su un libro che dette scandalo ancor prima di essere pubblicato (sotto falso nome), che nacque come un libro scomodo, pruriginoso. E forse è per questo che lo trovo irresistibilmente simpatico”.
 
Protagonista dello spettacolo – un vortice di travestimenti, una carambola di finzioni, un gioco di teatro nel teatro che si moltiplica all’infinito – una donna formidabile, Augustine, un terremoto d’invenzioni, uno scrigno di trovate che finisce in un triangolo impazzito fra tre signori di mezza età non proprio sconosciuti, Denis Diderot, Jean Jacques Rousseau e lo splendido Voltaire. L’ultimo di questi sta infatti per dare alle stampe un certo libretto satirico intitolato Candido. Diderot teme, allora, per la propria Enciclopedia, Rousseau ha i brividi perché sa che Voltaire lo odia da sempre, i sovrani di mezza Europa tremano all’idea di essere svergognati e i gesuiti si preparano alla censura immediata. Augustine si trova impelagata in questo turbinio, le toccherà un’avventura rocambolesca – sempre sul filo del rasoio – fra le fisime di Diderot, le sontuose colazioni di Voltaire e il tinello fatiscente di Rousseau. Un susseguirsi di scene incalzanti dove si rincorrono – fioretti e sciabole – duelli di battute spietate, senza un attimo di tregua. In questa favola-avventura di pieno Settecento fra filosofi e parrucche c’è molto che ci riguarda da vicino: dalla libertà di pensiero al riscatto femminile, dalla lotta contro le guerre ingiuste fino all’integralismo religioso.
 
Lo spettacoloprodotto da La Contemporanea – vede in scena anche gli attori Massimiliano Giovanetti, Natalia Magni, Francesca Farcomeni, Desireè Giorgetti e Alessandro Pazzi. La regia è di Sergio Fantoni, le scene e i costumi di Gianluca Sbicca e Simone Valsecchi, le musiche di Cesare Picco e il disegno luci di Iuraj Saleri.
 
Informazioni e biglietti: Amat 071 2072439, www.amat.marche.it.

Di Luca Ceccacci

Redazione Ancona Notizie
Pubblicato Mercoledì 1 aprile, 2009 
alle ore 17:52
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