L’enogastronomia marchigiana parla ungherese
Ancona si affaccia in Ungheria e Slovacchia grazie agli articoli della giovane sommelier AIS Eva Kottrova
E chi l’avrebbe mai detto che Ancona potesse riscuotere tanto successo all’estero quando chi ci abita non sempre ne apprezza la bellezza? Tanti gli scorci e le tipicità che se dagli “autoctoni” spesso vengono dimenticati, non lo sono invece da chi arriva nel capoluogo dorico.

Su alcuni giornali ungheresi e slovacchi sta riscuotendo molto successo infatti una rubrica “Hallo itt Ancona” (una specie di “Pronto, qui Ancona”) dedicata proprio alle bellezze del territorio curata da un’opinionista, sommelier e organizzatrice di eventi, Eva Kottrova, che dal 2000 risiede nella cittadina dorica. Di nazionalità slovacca, ma origine ungherese – la sua città, Sturovo, sta sul Danubio al confine tra i due paesi – Eva si è innamorata di questa zona e ne sta promuovendo le bellezze su diverse testate come Szabad Ujsàg (www.hhrf.org/szabadujsag), settimanale nazionale magiaro, e Borigo (www.borigo.hu) bimestrale dedicato all’enogastronomia.
Con cadenza di media bisettimanale, Eva spiega come Ancona sia ricca di bellezze paesaggistiche (tutto sembra sia nato da una cartolina particolarmente apprezzata) e di prodotti tipici: a partire dal verdicchio – Eva è sommeliers AIS – per poi arrivare al rosso Conero e agli spumanti. Ma ovviamente non si parla solo di bottiglie: giusto all’inizio di ottobre è uscito un pezzo sullo stoccafisso, e dato l’apprezzamento di Eva per il Conero e la sua costa a ridosso del mare, probabilmente uscirà anche un articolo sui celebri mitili di Portonovo, i “moscioli”.
Insomma nuovi estimatori della città dorica e nuove possibilità di mercato si stanno aprendo ad est dell’Adriatico. Eva chiama, Ancona risponde.
di Carlo Leone
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