Di questa tipologia di strutture ricettive di estrazione e con forte connotazione agricola se ne contano ormai diverse centinaia anche nella nostra provincia e stanno segnando un sensibile tasso di crescita numerica negli ultimi anni con discreti margini di redditività aziendale, spinte dall’altissimo indice di gradimento attribuito loro da una grossa fetta dei turisti, soprattutto stranieri.

Si tratta di ambienti ben curati, generalmente nuovi o spesso rivisitati nell’arredamento, coniugando la ricerca del confort con l’ambiente nel quale si collocano, fatto di tranquillità e cordialità, due elementi garantiti dalla tradizione contadina marchigiana, dalla quale scaturiscono parte degli alimenti utilizzati nelle pietanze che compongono la loro proposta culinaria.

La scorsa stagione estiva ha confermato l’esistenza di una forte correlazione di carattere funzionale tra le risorse turistiche del territorio e l’immagine trasmessa al turista che raggiunge le nostre zone, tra le aspettative e le esigenze nutrite e complesse del viaggiatore moderno e le soddisfacenti risposte fornite dal sistema agrituristico nostrano.

Per potenziare la capacità ricettiva complessiva del territorio la stessa Regione Marche ha deciso di investire nella diffusione di esperienze imprenditoriali che possano rilanciare tale forma di turismo agricolo finalizzata al recupero e risanamento conservativo di edifici rurali, nel rinnovamento degli spazi secondo i principi di salvaguardia della sicurezza e dell’efficacia energetica.

La CNA commercio e turismo della provincia di Ancona ritiene pertanto che questa misura sia una grossa opportunità da cogliere per valorizzare le proprie strutture ricettive, implementare i servizi offerti, potenziare e ammodernare l’arredamento, informatizzare la gestione e improntare una spinta politica promozionale dell’attività.

Stante la ristrettezza dei tempi previsti per la presentazione della domanda di accesso al contributo, ovvero entro il prossimo 16 novembre, il cui ammontare si aggira tra 30% al 50% dell’investimento, nel rispetto del “de minimis”, la CNA si è attivata per fornire gratuitamente ulteriori informazioni presso i 19 uffici dislocati nel territorio provinciale.

Dalla CNA