Montemarciano, “Il vantone” di Pasolini venerdì 22 gennaio al Teatro Alfieri
Il vantone di Pier Paolo Pasolini realizzato dall’Associazione Teatrale Pistoiese insieme alla compagnia milanese Teatridithalia è, venerdì 22 gennaio, al Teatro Alfieri, secondo appuntamento del cartellone realizzato da Comune e Amat con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Regione Marche. Interpreti gli attori Francesco Feletti, Massimo Grigò, Roberta Mattei, Michele Nani, Nicola Rignanese e Roberto Valerio che firma anche la regia. La scena è di Giorgio Gori, i costumi di Lucia Mariani,le luci di Emiliano Pona.
Il Vantone è la Roma dei raggiri, delle truffe, degli espedienti per sopravvivere, della lotta per riuscire a mangiare, dell’eterna lotta tra padrone e servo, o meglio tra signori e morti di fame. È la Roma di borgata, dove “la gente viveva nelle baracche”. È la Roma allegra del mascherino (garzone del fornaio) che “se ne andava in giro per le strade fischiettando e lanciando motti: al mondo della ricchezza egli aveva da opporre un altro mondo altrettanto valido. È la Roma degli sbruffoni, dei raccontaballe, dei vantoni da bar, è la Roma musicale del dialetto, quella delle canzoni popolari romanesche. E soprattutto è la Roma dell’avanspettacolo negli anni del dopoguerra: «Qualcosa di vagamente analogo al teatro di Plauto – scriveva Pasolini – di così sanguignamente plebeo, capace di dar luogo ad uno scambio altrettanto intenso, ammiccante e dialogante, fra testo e pubblico».
Pasolini tradusse il Miles Gloriosus nel 1963, in sole tre settimane, su richiesta di Vittorio Gassman che aveva in progetto di portare sulle scene il testo di Plauto, ma l’allestimento non fu mai realizzato. Con la regia di Franco Enriquez il testo debuttò comunque nel novembre del ‘63 al Teatro della Pergola di Firenze: nel cast, tra gli altri, Valeria Moriconi e Glauco Mauri. In seguito è stato allestito da Squarzina con Mario Scaccia e da Pino Quartullo con Arnoldo Foà.
La versione di Pasolini del celebre Miles è quindi qualcosa di più di una semplice traduzione: è un rifacimento che attualizza l’universo plautino, traslando il contesto più che la parola del grande commediografo; o se si vuole una traduzione “artistica” che reinventa, inserisce personaggi popolari e di quartiere, concretizza un mondo fatto di macchiette creando un gioco teatrale parallelo a quello di Plauto. La pulsante vitalità del parlato rivive attraverso diversi livelli linguistici e stilistici: in primo luogo il dialetto, non quello “letterarizzato” che troviamo in Ragazzi di vita e Una vita violenta, ma una sua forma mutuata dal Belli e poi mediata dal palcoscenico, dal variegato mondo dell’avanspettacolo. Questi gli spunti a cui lo spettacolo si ispira, avendo come costante riferimento la filmografia pasoliniana (soprattutto Accattone, Mamma Roma, La ricotta, Che cosa sono le nuvole?) e gli interpreti dell’avanspettacolo italiano (da Petrolini ad Alberto Lionello, da Wanda Osiris a Delia Scala).
Informazioni e biglietti: Teatro Alfieri via Umberto I Montemarciano, tel. 071/9163383 (biglietteria) e 071/9163327 (Ufficio Cultura del Comune) oppure presso gli uffici Amat, corso Mazzini 99 Ancona, tel. 071/2072439. Biglietti su internet esclusivamente al sito www.vivaticket.it. Inizio spettacolo ore 21,00.
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Ancona Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!