Il sindaco Fabiano Belcecchi e l’assessore allo sviluppo economico Daniele Olivi si sono incontrati  sabato mattina con l’assessore regionale Fabio Badiali, i rappresentanti dell’industria, dell’artigianato e delle organizzazioni sindacali per esaminare la situazione economica ed occupazionale di Jesi e del territorio e condividere quelle iniziative di carattere locale che possano essere utili in una fase di forte crisi internazionale come quella che stiamo vivendo.

Presenti all’incontro Andrea Pieralisi e Sandro Paradisi per il comitato territoriale di Assindustria, Fabio Marcatili e Stefano Sargentoni per Cgia e Cna, Domenico Sarti, Paolo Pizzichini e Graziano Fioretti per Cgil, Cisl e Uil. Nel corso dell’incontro è emerso il forte rallentamento della produzione per la drastica riduzione di ordinativi, anche se la diversificazione dei settori economici del territorio consente di attenuare quell’impatto che vivono invece realtà industriali specializzate nel monoprodotto.

Secondo alcune stime i disoccupati tra Jesi e la Vallesina sono cresciuti di 1400 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (da circa 5600 a 7000), con il reale rischio della perdita di un altro migliaio di posti di lavoro nel giro di alcuni mesi. Di fronte a questi scenari, tutti sono stati concordi sulla necessità di definire scelte che garantiscano al territorio di restare coeso, auspicando che settori meno colpiti dalla crisi possano in qualche modo aiutare a sostenere il sistema.

L’assessore Fabio Badiali ha illustrato i provvedimenti che l’esecutivo regionale si è impegnato a varare per sostenere il credito delle imprese – dal breve al medio termine – l’innovazione e riconversione,  gli interventi per i lavoratori e di sostegno alle famiglie.

Da parte delle organizzazioni sindacali è stato chiesto che vengano applicati contratti di solidarietà in quelle aziende che hanno bisogno di andare alla riduzione del personale, evitando così di far perdere delle professionalità all’azienda stessa, ridistribuendo il sacrificio su tutti i lavoratori che però manterrebbero il posto di lavoro.

L’Amministrazione comunale, dal canto suo, ha ribadito l’impegno ad avviare quelle grandi opere legate sia al contratto di quartiere, sia alla società di trasformazione urbana nell’area tra San Giuseppe ed il Prato al fine di contribuire a sostenere il settore dell’edilizia e delle costruzioni. Al tempo stesso ha dichiarato la volontà di individuare, all’interno del proprio bilancio, risorse in grado di sostenere quelle famiglie maggiormente colpite dagli effetti della crisi.

Tutti i soggetti economici hanno altresì manifestato la necessità di un miglior flusso del credito da parte delle banche. Per questo – nel condividere l’opportunità di mantenere incontri periodici tra tutti i soggetti – è stato concordato che nel prossimo incontro vengano invitati anche i rappresentanti della realtà bancaria del territorio. A tal fine l’Amministrazione comunale ha già richiesto incontri al sistema creditizio locale per rappresentare la situazione e coinvolgerlo a pieno titolo.

Fa piacere riscontrare che tutti i soggetti presenti al tavolo hanno particolarmente apprezzato la scelta del Comune di attivare un piano strategico per lo sviluppo economico al fine di definire strategie ed indirizzi condivisi quale prima risposta alla coesione del territorio.

Dal Comune di Jesi