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Jesi, semina il panico con due machete

Nigeriano armato in centro, terrore tra la gente: ferisce un carabiniere prima dell'arresto

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Auto dei Carabinieri, gazzella, 112

Semina il terrore in centro città a Jesi mentre cammina con due machete e pronuncia frasi senza senso. E’ quanto accaduto nel tardo pomeriggio di lunedì 1 settembre, quando un nigeriano di 26 anni, O.P. ha dato in escandescenze minacciando di decapitare i passanti e colpendo uno degli uomini delle forze dell’ordine intervenuti per fermarlo.

Un inizio di serata decisamente movimentato quello di Jesi, dove i cittadini hanno passato momenti di panico tra corso Matteotti, le scalette della Morte, via Colocci, i giardinetti del Torrione di Mezzogiorno, piazza Franciolini e la chiesa di S.Pietro Apostolo, prima che venisse fermato dopo un’ora e mezza. Questo infatti è stato il percorso del giovane fuori di sé, seguito costantemente da poliziotti e carabinieri.
Ingenti le forze dispiegate per fermare l’uomo armato prima di un lungo coltello da cucina e poi di due machete rubati in una coltelleria di cui ha sfondato la vetrina con un masso.

L’uomo brandiva un coltello e parlava da solo, aggirandosi per il centro. Poi dopo l’allarme dato dai passanti e il dispiegamento di forze intorno a lui, ha cambiato percorso finendo davanti all’arrotineria di via Colocci dove ha prelevato tre machete di 35 centimetri. Pronunciando frasi senza senso e perdendo poi una delle armi è arrivato nei pressi della galleria commerciale del Torrione dove ha seminato il panico tra la gente. Le forze dell’ordine hanno chiesto a tutti di chiudersi in casa e di spegnere le luci, fino a quando due poliziotti, per difendersi, hanno dovuto esplodere un colpo di pistola che lo ha ferito a un piede.

Dopo essersi barricato presso la chiesa di S.Pietro Apostolo, è intervenuta la madre e la sorella che gli hanno chiesto di fermarsi: quando ha fatto cenno di gettare le armi è stato avvicinato dal capitano dei Carabinieri Mauro Epifani, colpito su un fianco dal nigeriano che è stato infine bloccato e arrestato. Già pochi giorni prima era finito in manette e subito rilasciato.

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