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Falconara, ex Montedison: va avanti l’iter tra studi, incontri e report

Il sito al confine con Montemarciano, in abbandono e degrado, nel mirino di investitori stranieri

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L'area e gli edifici dismessi dell'ex-Montedison a Falconara Marittima

Prosegue l’iter amministrativo del progetto di recupero dell’area ex Montedison. Nei giorni scorsi, prima in Regione con il settore Urbanistica e Commercio alla presenza dell’assessore Canzian, poi presso la Sovrintendenza di Ancona, si sono tenuti degli incontri importanti per la messa a punto del progetto sia a livello tecnico progettuale, sia a livello amministrativo al quale hanno preso parte, oltre alla Genera Consulting, promotore unico dell’intero complesso, i progettisti, il vicesindaco Clemente Rossi e l’assessore all’Ambiente Matteo Astolfi, rappresentanti politici del Comune di Falconara Marittima, oltre al sindaco di Montemarciano, Liana Serrani, Comune contermine fortemente coinvolto in tale progetto.

La Sovrintendenza, che già si era espressa con un parere di larga massima favorevole rispetto al primo progetto presentato nel novembre 2013, più volte nei vari incontri proseguiti durante l’anno per una tutela degli edifici vincolati, ha dato indicazioni per il mantenimento o per il recupero di alcuni manufatti per i quali era previsto l’abbattimento nella prima bozza progettuale. Questo nell’ottica di una salvaguardia storica del sito.
Nel frattempo sta andando avanti anche lo studio per la futura bonifica del sito inquinanto, affidato all’Università Politecnica delle Marche, in stretta collaborazione con il Ministero dell’Ambiente.

L’obiettivo è di arrivare in tempi rapidi all’approvazione definitiva di un progetto nei limiti del possibile ampiamente condiviso, senza tralasciare la sostenibilità economica. Una rapida approvazione definitiva del progetto è fondamentale per non far scemare l’interesse formalmente espresso da parte di soggetti finanziatori esteri che non accettano i tempi infiniti della burocrazia all’italiana.

Secondo Clemente Rossi, vicesindaco di Falconara “il continuo lavoro di raccordo tra il privato, la Sovrintendenza e l’Università Politecnica è un aspetto importante che garantisce la parte pubblica rispetto al futuro dell’area. Lavorando insieme si potranno coniugare il recupero ambientale di un’area oggi inquinata, la tutela degli edifici storici con la giusta sostenibilità economica dell’investimento da parte del privato“.

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