A Jesi il Sindaco e gli Assessori si riducono l’indennità
Il sindaco Fabiano Belcecchi ha deciso di ridursi autonomamente del 10% la propria indennità di carica ed ha preso atto con favore che tutti gli assessori hanno sostenuto questa scelta, decidendo anch’essi la medesima decurtazione. Le risorse risparmiate saranno girate al capitolo servizi sociali del bilancio comunale per far fronte alla crescente domanda di sostegno alle famiglie di Jesi in difficoltà a causa della crisi economica generale.
Le indennità di carica di sindaco ed assessori erano rimaste sempre invariate nel corso degli ultimi anni per precisa scelta del primo cittadino che ha sempre deciso di non avvalersi dell’opportunità di aumentarle, pur essendo regolarmente prevista dalla legge.
Sulla base di questa nuova decisioneil sindaco percepirà al netto circa 1900 euro al mese (l’indennità lorda mensile scenderà infatti da 3.296,95 a 2.942,95). Per quanto riguarda gli assessori, le indennità lorde mensili diminuiranno rispettivamente da 1471,48 a 1324,32 lorde mensili per chi svolge attività professionale autonoma e da 737,75 a 662,17 lorde mensili per chi svolge lavoro dipendente.
“In un momento particolarmente critico – ha sottolineato Belcecchi – ho ritenuto doveroso che gli amministratori siano i primi a dare un esempio positivo. È certamente un piccolo segnale, ma mi auguro sia di stimolo anche per altri enti”.
Il Comune di Jesi, al pari della stragrande maggioranza dei comuni italiani, ha registrato ancora una volta un massiccio taglio di risorse da parte del governo nazionale. Ad esse si aggiungono ulteriori minori entrate dalla Regione Marche, costretta ad utilizzare i fondi del welfare per far fronte agli ammortizzatori sociali. E questo in un periodo in cui è crescente la domanda di sostegno delle famiglie, specialmente quelle che si sono viste perdere posti di lavoro. C’è stata una impennata degli sfratti, aumenta il numero di quanti non riescono ad arrivare fine mese, nelle mense sociali si registra una sensibile di richieste di pasti. Il Comune di Jesi ha destinato al sociale quasi il 25% dell’intero bilancio. Sono cifre importanti, superiori ai 10 milioni di euro, per garantire assistenza e servizi all’infanzia, alla terza età, ai disabili, a chi vive in condizioni di marginalità sociale, ma anche per offrire a tutte le famiglie una rete di servizi puntuale.
“Per questo – ha aggiunto il sindaco – rivolgo anche un invito ai cittadini di destinare, in sede di dichiarazioni dei redditi, il proprio 5 per mille ad uno degli enti ed associazioni della città il cui elenco completo, unitamente al codice di riferimento, si trova direttamente sul sito della rete civica. Un piccolo gesto che non costa nulla, ma che può dare una importante boccata d’ossigeno a questi soggetti che concorrono a gestire positivamente le problematiche sociali, culturali, sportive di Jesi”.
dal Comune di Jesi
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