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Ancona, fine settimana del Primo Maggio costellato di controlli

Ampio dispiegamento delle forze di Polizia sul territorio cittadino: denunciate quattro persone e sequestrato un coltello

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Ancona, panorama

Nel fine settimana coinciso con la ricorrenza del Primo  Maggio e l’inizio della Fiera di San Ciriaco, sono stati numerosi gli interventi operati dalla Polizia di Stato di Ancona sul territorio cittadino: sono così state identificate 127 persone, tra cui 65 extracomunitari; 48 veicoli sono stati sottoposti a controllo, 4 persone sono state denunciate e un’arma da taglio è stata sequestrata.

Il sequestro in questione è avvenuto a conclusione di un intervento effettuato nella mattinata di venerdì 1 maggio: le pattuglie, recatesi in via Boncompagni a seguito di una segnalazione, vi hanno trovato due uomini e una donna, tutti originari dell’Europa dell’est. La giovane, sprovvista di documenti che ne attestassero l’identità, ha assunto un comportamento ostile nei confronti delle forze dell’ordine, mentre al contempo i due ragazzi sembravano a disagio di fronte alla presenza degli agenti.

È così stata effettuata una perquisizione sui tre, grazie alla quale sono stati scoperti poco più di due grammi di marijuana e un coltellino multiuso, tenuto in tasca da uno dei giovani: trasportati in Questura e sottoposti a fotosegnalazione, per due di loro è inoltre scattata una denuncia.

Intorno alle ore 14 del medesimo giorno, due sudamericani tra i 35 e i 40 anni sono stati fermati in via Panoramica, dopo che numerose segnalazioni erano state ricevute in Questura a causa delle loro urla. I due, in evidente stato di alterazione, sono risultati regolarmente in possesso del permesso di soggiorno: sono comunque stati sanzionati per ubriachezza molesta.

A distanza di pochi minuti, gli agenti della Volante sono dovuti intervenire anche in un ristorante nella zona del porto, dove due rumeni, entrambi cinquantenni, risultavano impossibilitati a pagare il lauto pasto appena consumato. I due, una volta terminato il pranzo, hanno infatti consegnato al titolare del locale una carta PostPay priva completamente di credito, costringendo così il ristoratore a contattare le forze dell’ordine: i cinquantenni sono stati dunque accusati di insolvenza fraudolenta.

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