“Il Consiglio comunale di Jesi approverà un bilancio economico-finanziario che è tornato in ordine, senza intaccare la qualità dei servizi. Un risultato importante, se si considera due fattori estremamente penalizzanti: i consistenti e continui tagli del governo centrale agli enti locali, che a Jesi hanno significato quasi due milioni di euro in meno, ed una crisi generale che ha ridotto significativamente altri fonti di entrate, come l’addizionale Irpef e gli oneri di urbanizzazione.
 


Il Partito Democratico plaude alla scelta del sindaco Fabiano Belcecchi e degli assessori di ridursi le proprie indennità per dare per primi il segnale di una austerità e di un rigore importante. Mentre a Roma si parla di decurtare i compensi ai politici, a Jesi si opera concretamente. Tanto più significativa questa scelta, se si considera che saranno ulteriori risorse destinate al capitolo del welfare.

E proprio i servizi sociali restano una priorità per il Partito Democratico, forza di centrosinistra impegnata a salvaguardare coesione sociale, solidarietà e sostegno ai più deboli. I mille posti di lavoro persi negli ultimi mesi nel territorio, come ricordato dalle organizzazioni sindacali, significano che mille famiglie si trovano senza più un reddito, con piena incertezza per il futuro. Verso questi soggetti il Comune, che è l’ente pubblico più vicino ai cittadini, deve prestare particolare attenzione. Perché nei palazzi del governo di Roma, lontano dai drammi che si consumano nel tessuto sociale, c’è chi continua a dire che va tutto bene, che la crisi è passata, che la ripresa ha avuto inizio. Ma qui a Jesi, come in tutta Italia, c’è chi bussa al portone del Comune perché non ha più i soldi anche per i bisogni essenziali: pagare l’affitto o le bollette, acquistare cibo o vestiario. Amministrare significa fornire risposte concrete, non lanciare slogan. E su questo il Pd conferma il suo impegno.”

da Andrea Binci
Capogruppo del Partito Democratico di Jesi