“Non avevamo molti dubbi sull’inutilità del consorzio Coneroambiente rispetto alle tematiche riguardanti il ciclo integrato dei rifiuti e più in generale rispetto alle problematiche ambientali.
 


Il consorzio in questione si è sempre distinto per l’inerzia nei settori d’intervento nei quali avrebbe dovuto dimostrare la sua efficacia ed efficienza in particolare nel rendere operativi tutto il “pezzo” dell’impiantistica collegata alla raccolta differenziata che, sola, consente di rendere economica un’attività altrimenti indispensabile ma anche onerosa.

Niente di tutto questo è stato portato a compimento e, francamente, le dispute di questi giorni tra direttore del consorzio Pachiarotti e presidente dello stesso Brandoni ci appaiono inutili e personalistiche.

Di fatto si tratta di ente in via di estinzione in quanto la legge regionale in materia prevede che i consorzi siano sostituiti dalle autorità d’ambito (ada) che possano finalmente affidare i servizi con quelle dimensioni che garantiscano le economie di scala necessarie ad una gestione ottimale del rapporto costi-benefici.

Assurdo poi, è l’attacco che il direttore del consorzio rivolge all’azienda Anconambiente. Attacco che sembra rispondere più a livore personale che a giudizio meditato e consapevole.

Anconambiente è un’azienda efficiente che rappresenta, sul territorio, una operatività corrispondente alle necessità, soprattutto nella raccolta differenziata. Un’azienda che negli ultimi mesi, invece di licenziare come purtroppo capita ad altri settori assume personale e investe in materiali e mezzi.

Ci viene il dubbio che attacchi così palesemente infondati siano strumentali a scopi non chiari che potrebbero avere come conseguenza la privatizzazione delle aziende del settore; eventualità che il sindacato da sempre contrasta.“

da FP Cgil – Fit Cisl – Uiltrasporti