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Polveri sottili, previsto uno stop a Jesi per i veicoli a diesel maggiormente inquinanti

L'ordinanza sarà valida il martedì e il giovedì per le vetture pre-Euro, Euro 1 ed Euro 2

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traffico, automobili, smog, caos, viabilità, macchine

Il monitoraggio continuo delle polveri sottili ha fatto registrare tre sforamenti nelle prime due settimane dell’anno presso la centralina della rete regionale di viale della Vittoria (3, 8 e 9 gennaio) ed uno (il 9) presso il nuovo polverometro del Comune installato nell’area dell’ex seminario di via Roma.

Tanto basta per far scattare una nuova ordinanza di limitazione al traffico per i veicoli diesel più inquinanti. Stavolta è di due giorni a settimana per un mese e mezzo (fino a tutto febbraio): il martedì e il giovedì i veicoli pre Euro, Euro 1 ed Euro 2 senza filtro antiparticolato non potranno circolare dalle ore 8.30 alle ore 12.30 ed dalle ore 14.30 alle ore 18.30 nel perimetro urbano.

Il provvedimento coinvolge anche i trattori diesel di più vecchia data, i ciclomotori e motocicli pre Euro ed è stato assunto sulla base dell’apposito Regolamento approvato dal Consiglio comunale. Traffico consentito per quei mezzi che, pur rientrando nelle categorie sopracitate, sono adibiti a trasporto sanitario, di persone disabili, per servizi di sicurezza, per operazione di carico e scarico o con almeno tre persone a bordo.

Nella rete civica è possibile prendere visione dell’ordinanza e verificare i limiti e le esclusioni previste ed i confini del territorio urbano dove si applica.

Si ricorda che, sempre per limitare il livello delle polveri sottili, resta in vigore, almeno fino al 31 gennaio, anche il divieto di accendere caminetti e stufe alimentate a legna, carbone o pellet, utilizzate per il riscaldamento domestico quando nella stessa abitazione è presente e funzionante anche un altro impianto di riscaldamento autonomo o centralizzato. Il divieto è esteso anche agli impianti per il riscaldamento di ambienti esterni, come i dehors invernali. Sono esentati dal divieto tutti i sistemi a combustione dotati di filtri antiparticolato, oltre a quelli dotati di certificazione ai sensi delle vigenti norme tecniche.

La decisione di limitare l’uso dei camini a legna o pellet nasce dalla considerazione che, a parità di energia prodotta, il fattore di emissione di un caminetto aperto risulta 2500 volte superiore a quello di una caldaia a gas, mentre un caminetto chiuso ha un fattore di emissione di 1250 volte superiore, con chiare ripercussioni in termini di emissioni di polveri sottili.

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