La Guardia di Finanza di Ancona, al termine di lunghe e complesse indagini, ha posto sotto sequestro un hotel di 38 camere situato presso il porto turistico di Numana: la struttura, infatti, è stata al centro di una lotta senza esclusione di colpi tra i due fratelli titolari.

Erano stati proprio quest’ultimi a far interessare i finanzieri della vicenda, sporgendo l’uno contro l’altro denunce riguardanti l’appropriazione indebita e altri reati simili. Partendo da ciò, gli inquirenti hanno dunque fatto scattare le indagini, facendo infine emergere la realtà dei fatti. Uno dei due fratelli, infatti, aveva stretto un accordo con una società di comodo, creata appositamente per l’occasione, relativo alla cessione in affitto dell’hotel: tuttavia, la cifra pattuita per tale operazione (2.500 euro mensili) non teneva minimamente in considerazione il reale valore della struttura, che nel solo 2015 aveva fruttato oltre 330.000 euro.

Una volta appurata la complicità tra la società e uno dei titolari, il Gip di Ancona, Carlo Cimini, ha quindi disposto il sequestro dell’edificio e dei conti correnti intestati a nome dell’hotel e del titolare coinvolto nell’inchiesta, affidando infine ad un amministratore giudiziario la gestione della struttura, la cui valutazione si aggira attorno a 1.350.000 euro.