Spaccio di droga tra Ancona e Senigallia, un arresto e una denuncia
Padre e figlio nei guai dopo le indagini dell'operazione "Take Away": riviera rifornita di cocaina e hashish
Un arresto e una denuncia sono i risultati di un’operazione antidroga portata avanti dai poliziotti della Squadra Mobile di Ancona e del Commissariato di Senigallia nelle prime ore della mattina del 12 maggio. Gli agenti hanno eseguito nove perquisizioni domiciliari delegate dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Ancona, nell’ambito dell’indagine “Take Away” a carico di pregiudicati e indagati per detenzione e spaccio di cocaina.
L’indagine, avviata circa un anno fa, aveva evidenziato la presenza di un sodalizio di anconetani, albanesi e senigalliesi considerati i principali approvvigionatori di “polvere bianca” a giovani perlopiù frequentatori di discoteche e locali notturni tra Ancona e Senigallia e, per questo, attenzionati dagli investigatori della Squadra Mobile dorica e del Commissariato senigalliese.
Tra gli oltre 120 episodi di spaccio accertati durante le indagini, si è riusciti a ricostruire una rete di contatti e spacciatori “vicini” a un pregiudicato chiaravallese di 35 anni e a un cittadino albanese ben inserito nei Disco Pub, ritrovo di giovani amanti dei balli latini americani: il primo era nei fatti la mente del giro di stupefacenti, il secondo era in pratica il braccio operativo.
In camera da letto di uno dei 9 indagati per cessione di droga, N.S., classe ’83, sono emersi alcuni grammi di hashish. Notato che il padre del giovane voleva disfarsi di un calzino del figlio, gli agenti sono riusciti a trovare e sequestrare circa mezzo etto di hashish. Oltre al figlio è finito nei guai anche il padre per favoreggiamento dell’attività illecita. Essendo il genitore anche presidente di un circolo di ritrovo, la perquisizione è stata estesa anche in questi locali dove è saltato fuori altro stupefacente: in tutto circa un etto di hashish.
Il giovane 34enne è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio dello stupefacente rinvenuto e sequestrato, mentre il padre, G.S., classe 1951, è stato denunciato a piede libero.
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