Tremendo incidente sull’autostrada A-14, tra i caselli di Senigallia e Ancona Nord, nella notte tra domenica 3 lunedì 4 aprile. Il bilancio è drammatico: tre morti e quattro feriti, di cui uno grave dopo un frontale tra un’auto e un furgoncino, che ha poi coinvolto altre due vetture. Tutto sembra essere iniziato all’altezza di Chiaravalle, quando l’auto ha imboccato l’uscita sbagliata dall’area di servizio Esino Est.

Una Citroen C3, condotta dal 67enne di Castelplanio Domenico Piccioni, dopo una sosta presso l’area di servizio, che si trova sulla corsia nord, sarebbe infatti rientrata in A-14 verso le una di notte, imboccando lo svincolo sbagliato, ovvero quello che aveva percorso poco prima per accedere all’area, iniziando così a dirigersi contromano verso Ancona.

L’errore si è rivelato fatale dopo circa due chilometri e mezzo, dove la vettura si è scontrata frontalmente con un Fiat Doblòsu cui si trovavano Domenico Di Bonaventura, 43enne di Cologna, frazione di Roseto degli Abruzzi (Te), e Mirco Alessandrini, 35 anni residente a Sant’Anna di Monteprandone (Ap).

I tre sul furgone erano pendolari che si stavano recando al lavoro e sono tutti morti sul colpo, vittime dell’impatto disastroso.

Nello scontro sono stati coinvolti anche altri due veicoli, ma in modo minore: non si registrano ulteriori vittime, ma ci sono quattro feriti tra cui un ascolanoche versa in condizioni definite gravi: si tratta di un muratore di Castel di Lama che si trovava sempre a bordo del Doblò e che è salvo perchè sbalzato fuori dal mezzo.
Tra i feriti anche due senigalliesi, M.M. e M.S., e un bolognese classe 1977, D.S.: fortunatamente hanno riportato solo ferite lievi.

Sul posto, per i rilievi, la Polizia Stradale che ha ricostruito la dinamica e, per facilitare le operazioni di soccorso e rimozione dei mezzi, ha disposto la chiusura del tratto Ancona Nord-Senigallia, in direzione Bologna, fino alle 5.15 del mattino, che si è così sommato alla già prevista chiusura dell’A-14 tra Senigallia e Marotta, su cui erano in corso lavori per l’ampliamento alla terza corsia.

di Luca Ceccacci