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Jesi, al via da martedì 11 giugno la rassegna “Ka – Nuovo Immaginario Migrante”

Tra gli ospiti che prenderanno parte all'iniziativa anche lo scrittore Erri De Luca, il cui intervento è previsto per venerdì 15

Rassegna Ka

Prende il via martedì 12 giugno alle ore 21,15 a Piazza delle Monnighette di Jesi la rassegna “Ka – Nuovo Immaginario Migrante” dedicata al tema delle migrazioni contemporanee, dell’erranza attraverso i secoli, dell’identità e della multiculturalità. Unico progetto nelle Marche vincitore del bando MIBACT “MigrArti Cinema”, la rassegna si svolgerà fino al 27 giugno nelle città di Jesi e Senigallia, con appuntamenti di cinema d’autore, docu-film, cortometraggi d’animazione, eventi con artisti ed ospiti internazionali, tra cui sarà lo scrittore Erri De Luca. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito, fino ad esaurimento posti.

 

La Rassegna è promossa da associazione culturale PEPE LAB e associazione di donne straniere ACADS, insieme ad un’ampia rete regionale e nazionale di realtà culturali e organizzazioni della diaspora, con la direzione artistica di Valeria Bochi progettista ed esperta di migrazioni e sviluppo, Sabrina Maggiori direttrice artistica del Festival Nottenera e manager culturale, Evelyn Puerini psicologa e socia-fondatrice Associazione Mandala. Partecipano Comune di Jesi, Comune di Senigallia, Ombudsman delle Marche Garante dei diritti di adulti e bambini, Africa e Mediterraneo, Le Rondini, Le Réseau, Terra di Tutti Film Festival, Mandala, A.M.I.V., Ottomani, Scuola Federico II Jesi, con il supporto di Tonidigrigio, Polo Museale delle Marche, USB Gallery.

Il primo appuntamento, il 12 giugno, prevede la proiezione dei corti d’animazione presentati dagli studenti della 2 A della scuola secondaria I grado dell’Istituto Comprensivo Federico II. Nel corso della serata, ad ingresso gratuito, saranno proiettati i cortometraggi “The fruits of clouds” di Kateřina Karhánková (Repubblica Ceca, 2017), “Link” di Robert Löbel (Germania, 2017), “La nostra storia” di Lorenzo Latrofa (Italia, 2018), “Balcony” di David Dell’Edera (Ungheria, 2016), “About a mother” di Dina Velikovskaya (Russia, 2015), “Sog” di Jonatan Schwenk (Germania, 2017), “Buonanotte” di Caterina De Mata (Italia, 2017). Negli spazi pubblici di piazzale San Savino è in mostra fino al 24 giugno il manifesto “Orto cittadino” del collettivo artistico Guerrilla Spam, l’evento di arte urbana in collaborazione con USB Gallery; attraverso il linguaggio dell’affissione, nel grande poster di 6 metri per 3 gli artisti propongono in immagini un’idea nuova di umanità fatta dalla relazione tra diverse culture. In mostra – fino al 31 agosto – anche il lavoro dell’artista Giacomo Giovannetti che per “Civicocinque” all’interno dei laboratori Tonidigrigio e Pepe Lab, in Piazza della Repubblica, espone appunti visivi dedicata all’immaginario di luoghi ed etnie diverse.

Mercoledì 13 giugno (ore 21,15) l’appuntamento è con “Human Flow” (Germania-USA, 2017) il film documentario sulle migrazioni umane dell’artista dissidente cinese Ai Weiwei in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2017, con proiezione introdotta da Marta Magagnini docente e teorica della rappresentazione. La proiezione di questo film sarà una esperienza non solo visiva: il pubblico è invitato a portare in piazza un oggetto di casa (un cuscino, una coperta, una piccola sdraio), per percorrere un viaggio insieme a coloro che una casa la stanno cercando, a tutte le latitudini.

Giovedì 14 giugno ore 21,15 “Thank you for the rain” (USA, 2017) della filmmaker norvegese Julia Dahr, documentario che racconta la vita di Kisilu, un contadino keniano, che cinque anni fa ha iniziato ad usare la sua fotocamera per catturare i danni del cambiamento climatico; ospite Mariarosa Iannelli autrice del libro “Water Grabbing – Le guerre nascoste per l’acqua nel XXI secolo” che verrà presentato nel corso della serata, introduce la proiezione Jonathan Ferramola giornalista crossmediale, autore radiofonico, producer e copywriter, fondatore e direttore del Terra di Tutti Film Festival (TTFF). Venerdì 15 giugno alle ore 21.15 lo scrittore Erri De Luca e Gabriella Guido attivista per i diritti umani sono gli ospiti di una serata dedicata al documentario “Loza” di Jean-Sébastien Desbordes (Francia, 2016), storia dell’avventuroso ricongiungimento tra una bimba del Sudan che sola, a cinque anni, ha attraversato il Mediterraneo, e la mamma che si è tuffata in acqua per salvare l’altro figlio. Sabato 16 giugno ore 21,15 “Hotel Splendid” di Mauro Bucci (Italia, 2016) è un racconto intimo e corale sulla vita di una comunità di migranti provenienti dalle coste africane, ospitata presso una struttura per richiedenti asilo politico a Cesenatico; ospite della serata è il regista Mauro Bucci, modera Marta Meloni project manager dell’Associazione Africa e Mediterraneo.

In caso di maltempo tutti gli appuntamenti saranno al Teatro Il Piccolo di San Giuseppe (max 100 posti), tranne l’incontro con Erri De Luca che si svolgerà al Teatro Pergolesi di Jesi (max 240 posti).

La Rassegna KA prosegue poi a Senigallia mercoledì 27 giugno alle ore 21,15 alla Rocca Roveresca con “Asmarina” di Alan Maglio e Medhin Paolos (Italia, 2015); il documentario indaga le sfumature dell’identità e della migrazione della comunità eritrea/etiope, presente in Italia da almeno mezzo secolo. Ospite d’eccezione della serata, introdotta dallo scrittore e storico eritreo Uoldelul Chelati Dirar, sarà la regista Medhin Paolos, fotografa, musicista elettronica e attivista per il diritto di cittadinanza nell’organizzazione Nazionale Rete G2 – Seconde Generazioni.

In tutta Italia, i progetti sostenuti da “MigrArti” promuovono integrazione e conoscenza, coinvolgendo le comunità di immigrati stabilmente residenti in Italia, ed in particolare i giovani di seconda generazione che fanno ormai parte integrante dal punto di vista sociale, economico, culturale e lavorativo del tessuto vitale del nostro Paese.

La rassegna cinematografica di Jesi e Senigallia ruota intorno a KA, lo spirito dell’eterna erranza, una rappresentazione mitica presente in diverse culture africane che simboleggia il movimento e l’energia che esso produce nello spazio e nel tempo. KA evoca la memoria del viaggio e del desiderio e la sua rappresentazione geroglifica, composta da due braccia alzate, indica l’energia sovrannaturale che viene trasmessa dalla divinità all’umano in una sorta di abbraccio protettivo. L’erranza nella storia dell’umanità non ha mai significato un movimento isolato, ma anzi ad essa erano spesso associate pratiche collettive legate alla religione, alla musica, alla danza. Una forma di racconto di interi popoli che, nei secoli, è stato tramandato e si è declinato attraverso generi e linguaggi artistici diversi. L’erranza oggi è la quotidianità, presente e passata, volontaria o forzata, di molte persone che si muovono lungo le rotte migratorie per abitare altri spazi e costruire altre possibilità di vita diverse da quelle di origine.

 

da: Associazione Culturale Pepe Lab

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