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Aggressione da parte di stranieri sul bus a Serra de’ Conti. Lega: “Situazione intollerabile”

Paolo Arrigoni: "Presto un giro di vite grazie al Ministro Salvini". Luca Paolini: "Fermare le gang africane nelle Marche"

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Aggressione sul bus a Serra de' Conti

L’aggressione verbale ai danni del conducente e la successiva rissa tra un gruppo di nigeriani avvenuta nel tardo pomeriggio di lunedì su un autobus della linea Senigallia-Sassoferrato è una vicenda gravissima e come tale va trattata. Il fatto che questi episodi che vedono protagonisti giovani africani siano ormai all’ordine del giorno non sminuisce l’accaduto, come qualcuno vorrebbe, ma al contrario è ancora più necessario affermare che non è più accettabile che servizi essenziali come quello del trasporto o che luoghi pubblici possano essere a ragione percepiti come pericolosi dai cittadini”.

Così il Senatore Paolo Arrigoni, Responsabile della Lega nelle Marche, in merito a quanto avvenuto lunedì su un autobus delle Autolinee Bucci, dove alla fermata di Serra de’ Conti un gruppo di extracomunitari di origini africane, alla richiesta di pagare il biglietto, ha accerchiato, aggredito verbalmente e minacciato l’autista, prima dell’arrivo dei Carabinieri costretti a sedare una rissa.

È davvero sconcertante constatare con quale senso di impunità agiscano queste persone, tanto che una bambina seduta sull’autobus ha rischiato più volte di essere colpita al volto e solo l’intervento di un cittadino brasiliano che si è frapposto tra lei e la banda ha evitato conseguenze peggiori rispetto agli attimi di paura che tutti i passeggeri hanno vissuto. A quel ragazzo, oltre che ai Carabinieri di Jesi e Serra de’ Conti che sono intervenuti prontamente per ristabilire la calma, va il mio ringraziamento”.

“Con il Decreto Sicurezza a cui sta lavorando il Ministero dell’Interno – conclude Arrigoni – Matteo Salvini si propone un serio giro di vite, e tra le altre norme sarà previsto il rifiuto immediato della richiesta di asilo per i presunti profughi che si macchieranno di qualsiasi genere di reato”.

Dalle fila della Lega interviene anche l’Onorevole Luca Paolini“L’episodio della ennesima aggressione ad un autista di bus a Serra De’ Conti ripropone il tema della presenza, sul territorio, di vere e proprie gang di immigrati nullacenti, nullatenenti e senza nulla da perdere, che stanno importando in Italia modelli comportamentali delle loro terre e radicando nuove mafie, in particolare nel settore stupefacenti e sfruttamento prostituzione. A Macerata se la Procura fa fatica a trovare interpreti dal nigeriano non è perché manchi gente che parla quella lingua, ma perché esiste, evidentemente, una mafia già cosi forte e radicata sul territorio da intimidire chi collabora con le forze dell’ordine e la Magistratura. Nulla mi toglie dalla testa che se il corpo smembrato della povera Pamela, invece che venire nascosto e/o distrutto, è stato fatto ritrovare in modo cosi plateale, non è stato per caso ma perchè si è voluto lanciare un segnale a tenere la bocca chiusa a tutto quel mondo collegato allo spaccio e alla prostituzione controllati da organizzazioni straniere.
Per ogni episodio che viene denunciato ce ne sono molti altri che vengono nascosti o sottaciuti per paura di ritorsioni

Solo chi, per ragioni ideologiche o economiche, minimizza o è colluso non vede che da qui a 10 anni, se non si adottano provvedimenti adeguati, molti dei nostri paesi o quartieri diventeranno come certe favelas, dove per pochi spiccioli o un telefonino si può venire rapinati, ammazzati, picchiati, dove le donne non potranno più andare a fare una passeggiata in un parco per il timore di essere stuprate, dove caporali senza scrupoli sfrutteranno uomini e donne disperati, con la minaccia di far lavorare al posto loro altri più disperati.

Dobbiamo riprendere il controllo dei ns. confini e decidere noi chi entra, chi esce e chi può restare in Italia. L’esperienza insegna che contro certi soggetti non vale alcun ragionamento o appello verbale. Servono misure drastiche, veloci ed effettive per far si che chi commette reati, anche piccoli, o non ha titolo per rimanere, deve prima pagare e poi essere mandato a casa, con le buone o con le cattive e con la certezza di pesanti ed immediate pene se non ottempera o se ritorna dopo l’espulsione. Per fortuna questo Parlamento e questo Ministro degli Interni sono ben consapevoli del pericolo e presto emaneranno norme utili a riportare l’Italia nel novero dei paesi civili”

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