Maltrattamenti e uccisioni in un allevamento di suini, indagano i Carabinieri Forestali
Tali accuse, se confermate, potrebbero costare ai responsabili fino a due anni di reclusione

A partire dalla mattinata di lunedì 10 settembre, i Carabinieri Forestali dei distaccamenti di Senigallia, Arcevia, Genga e Sassoferrato hanno dato il via a dei controlli approfonditi nei confronti di un allevamento di suini ubicato in provincia di Ancona.
Secondo le informazioni raccolte dai militari, infatti, in tal luogo si sarebbero verificate delle violazioni gravi e ripetute riguardanti maltrattamenti e uccisioni di diversi esemplari: in più occasioni alcuni dipendenti dell’azienda avrebbero picchiato dei maiali con sbarre di ferro o altri corpi contundenti, divertendosi inoltre a colpire con le scariche elettriche dei taser alcune scrofe in stato di gravidanza.
Persino il trattamento riservato agli animali malati da abbattere sarebbe stato inumano.
I Carabinieri Forestali hanno perciò passato al setaccio l’allevamento alla ricerca di ulteriori elementi a carico dei suddetti dipendenti e del titolare, verificando parallelamente che gli standard igienici dell’azienda corrispondessero a quelli previsti dalla legge.
Qualora le accuse relative all’uccisione e al maltrattamento dei suini si rivelassero fondate, i responsabili potrebbero incorrere in serie conseguenze, variabili da multe intorno ai 30.000 euro alla detenzione fino a un massimo di due anni.
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