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Scandalo calcioscommesse, Pirani replica a Doni: “Nessun accordo su Ascoli-Atalanta”

Marco PiraniIl dentista di Sirolo replica al calciatore, dopo il cambio di versione

Cose vecchie, che non significano nulla e di cui non sappiamo nulla“. Questa la risposta del dottor Marco Pirani assieme al suo legale Mario Scaloni, in risposta all’interrogatorio di Cristiano Doni, l’ex capitano dell’Atalanta, davanti al gip di Cremona Guido Salvini.

Il 23 dicembre scorso al gip di Cremona Doni parlò di un abboccamento per concordare il risultato dell’incontro Ascoli-Atalanta del 12 marzo 2011. Secondo l’ex capitano dell’Atalanta per truccare l’incontro in modo da assicurare la vittoria alla propria squadra, egli avrebbe dovuto stringere la mano a Vittorio Micolucci, difensore dell’Ascoli, pronunciando la frase “Ti saluta Marco il dottore“.

Di tale incontro aveva già parlato Marco Pirani nell’estate scorsa, durante il suo interrogatorio. “Quella partita era già venuta fuori in estate, ma non in questi termini — commenta il dottor Pirani – Dell’interrogatorio di Doni non so nulla“.
Lo stesso Cristiano Doni, durante l’interrogatorio davanti al gip, non si dice sicuro che il riferimento fosse proprio al dentista di Sirolo.

Io tra l’altro all’epoca non sapevo chi fosse questo Marco e se esistesse — ha affermato ancora Doni — e solo dopo i fatti del giugno 2011 ho capito che poteva essere il dentista Pirani, persona che non ho mai conosciuto”.

Resta singolare il fatto che il calciatore, nell’ammettere per la prima volta il suo coinvolgimento nel sistema di combine smascherato dall’inchiesta Last Bet, abbia cominciato l’interrogatorio tirando in ballo proprio Pirani, uno dei protagonisti della prima parte dell’indagine coordinata dalla Procura di Cremona.

In passato, infatti, aveva sempre negato di essere uno degli ingranaggi del sistema truccato del calcio scommesse.
A giugno il giocatore finì al centro della prima parte dell’inchiesta e fu condannato dalla giustizia sportiva. Ma lui la bollò come una macchina del fango che l’aveva travolto ingiustamente, tanto che aveva fatto appello al Tnas, Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport, per cercare di tornare in campo con l’Atalanta.

Dopo 6 mesi dalla prima parte dell’inchiesta e dopo l’arresto cui ha cercato di sottrarsi, l’atteggiamento di Cristiano Doni è radicalmente cambiato.

di Simone Paolasini

Redazione Ancona Notizie
Pubblicato Giovedì 29 dicembre, 2011 
alle ore 19:30
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