I migliori giochi da fare a Natale
Il divertimento è assicurato nei giorni di festa che ci aspettano

Il Natale è il periodo perfetto per stare in famiglia e trascorrere il tempo con i propri cari giocando, ridendo e mangiando le prelibatezze che la cucina italiana propone.
Uno dei giochi più amati, soprattutto al Sud Italia, è il Tressette la cui origine è controversa: secondo alcuni nasce in Spagna, per altri nasce a Napoli. Fra i giochi di carte italiani, è quello che si presta al maggior numero di varianti sia per numero di giocatori (da 2 a 8) sia per le regole che cambiano da regione a regione. L’antico gioco del Tressette è un gioco ancora molto coinvolgente ed attuale e mantiene quasi intatte queste gestualità, magari arricchite da alcuni caratteristici termini, spesso rigorosamente in dialetto.
È giocato in tutte le regioni italiane, specie nelle aree geografiche che hanno subito una forte dominazione veneziana, come in Slovenia ed in Dalmazia (Croazia) (dove si gioca nelle aree costiere e sulle isole con il nome croato di trešeta, utilizzando carte triestine).
Altro gioco molto amato è il gioco della Scopa. Anche per questo gioco le origini sono incerte. Si tratta di un gioco molto antico e che risale lontano nel tempo, e si ritiene sia nato per diretta discendenza da un gioco spagnolo, chiamato “Escoba”, che mantiene molto stretto il regolamento con la Scopa giocata oggi nel nostro paese.
C’è chi ama i giochi di carte, come quelli che abbiamo citato, e poi ci sono coloro che amano giocare online ai giochi più disparati come può essere la roulette. Un gioco non molto conosciuto che ha delle regole precise (questa guida di Starcasinò le spiega bene da come fare la puntata alla roulette alle strategie più avanzate).
Uno dei classici di Natale è Monopoli. Il più venduto gioco da tavola al mondo, giocato in 111 Paesi e tradotto in 44 lingue, prende il nome proprio dal sistema economico del monopolio e ha come scopo finale quello di concentrare il controllo assoluto del mercato immobiliare nelle mani di un solo imprenditore, il supermonopolista.
Eppure, non tutti sanno forse che in origine il gioco sarebbe stato inventato per finalità molto diverse. All’inizio del gioco, tra i giocatori, si sceglierà chi farà il banchiere, ovvero colui che distribuisce i soldi all’inizio del gioco e li gestirà per tutta la durata del gioco. Il banchiere darà, inoltre, a tutti i giocatori 5 contratti distribuiti a caso e che loro potranno vendere a proprio piacere.
Il primo giocatore che inizia la partita dovrà lanciare i dadi e spostare la propria pedina per un numero di caselle uguali alla somma uscita dal lancio effettuato. Se la pedina si ferma su terreno libero il giocatore potrà, a sua discrezione, decidere di comprare il lotto su cui si è fermato o andare avanti nel gioco.
Nel caso lo acquisti dovrà pagare alla banca il valore riportato sulla casella e gli verrà consegnata una carta di contratto in cui sono riportate le tariffe da pagare per costruire case o alberghi, oltre alla tariffa di pedaggio che gli altri giocatori dovranno pagare se capitano su quella casella. Se il giocatore arriva sulle caselle di imprevisti e probabilità, dovrà pescare una carta dagli appositi mazzi e leggere ad alta voce le indicazioni riportate che possono essere piacevoli o spiacevoli.
C’è poi l’intramontabile gioco di carte Uno. Le sue origini risalgono agli anni ’70 e l’obiettivo è arrivare a 500 punti (anche in più partite). Ad ogni giocatore vengono date 7 carte. Il mazziere poi mette il mazzo coperto al centro del tavolo e scopre la prima carta, lasciandola visibile sul tavolo. E si inizia a giocare. Ogni giocatore deve rispondere alla carta scoperta che c’è sul tavolo, mettendone sopra un’altra. Si risponde alla carta scoperta mettendone una dello stesso colore oppure di colore diverso ma dello stesso numero. Ad esempio se la carta scoperta è un 4 rosso, possiamo mettere sopra una carta rossa o un 4 di un altro colore.
Si può usare la carta Cambio giro o Salta un turno se hanno lo stesso colore dell’ultima carta scoperta. La prima fa cambiare il giro di gioco dei giocatori, da senso orario ad antiorario o viceversa). La seconda fa saltare un turno di gioco al giocatore successivo. Oppure può utilizzare la carta Pesca +2, che obbliga il giocatore successivo a prendere 2 carte dal mazzo e a saltare il turno.
Se non si ha una carta dello stesso colore o dello stesso numero, si può utilizzare una carta Jolly, scegliendo il colore preferito. Se il giocatore non ha nessuna carta con cui rispondere, allora deve pescare una carta dal mazzo. Se va bene per il gioco, la giocherà subito; altrimenti la terrà in mano insieme alle altre.
Vince la partita il giocatore che termina per primo le carte che ha in mano. Quando rimane con 2 carte e sta per mettere a terra una carta, il giocatore deve dire “Uno”. Se non lo dice, dovrà prendere due carte per l’errore fatto.
Insomma il divertimento è assolutamente assicurato nei giorni di festa che ci aspettano. Cogliamo l’occasione per augurarvi tanti auguri di vero cuore.
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