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Jesi, solidarietà dell’amministrazione comunale al ristoratore vittima di razzismo

Il sindaco Bacci: "Sul rispetto, la civile convivenza e la migliore integrazione si basa la nostra comunità"

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Visita del sindaco di Jesi Bacci al ristoratore vittima di razzismo

Il sindaco Massimo Bacci, accompagnato dall’assessore ai servizi sociali Marialuisa Quaglieri, ha fatto visita ad Alì Mustafà, il ristoratore di Colle Paradiso la cui attività è stata presa di mira con frasi razziste. Con loro anche Giovanni Trillini, l’ex allenatore della Jesina amico di vecchia data di Alì.

Nel salutare il ristoratore e la moglie, Bacci ha voluto sottolineare brevi, ma chiarissimi concetti: “Ho ritenuto importante essere qui per esprimere la solidarietà mia personale e come sindaco dell’intera città. Quello che è accaduto mi auguro sia il gesto di giovani sconsiderati che non abbiano ancora maturato una coscienza civile, perché se così non fosse sarebbe grave. Jesi è da sempre una città ospitale ed accogliente e lo dimostra il rapporto che ha sempre avuto con la comunità straniera. Sul rispetto, la civile convivenza e la migliore integrazione si basa la nostra comunità che ha fatto della coesione sociale un valore fondante”.

Alì Mustafà, giordano residente in Italia da quasi 40 anni, sposato e con tre figli, gestisce da lungo tempo il ristorante Colle Paradiso.

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