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Il discorso del questore di Ancona per i 160 anni della Polizia di Stato

PoliziaOnorevoli parlamentari, Autorità tutte, graditissimi ospiti,
nel solco della tradizione che ci vede sempre più integrati nel territorio in cui operiamo, celebriamo oggi il 160° Anniversario della nascita della Polizia in quest’aula densa di significato per la città di Ancona ove si fondono in maniera esemplare due caratteristiche pregnanti di questa terra marchigiana: la cultura e l’innovazione.



Per l’ospitalità odierna esprimo pertanto sincera gratitudine al Magnifico Rettore Prof. Marco Pacetti che sin dal primo momento ha entusiasticamente accolto senza riserva la mia proposta dimostrando, ancora una volta, alto senso dello Stato e non comune cortesia istituzionale.

Quando è stato reso noto il motto per la celebrazione di questo Anniversario e cioè “Una storia di coraggio e innovazione“, non ho avuto dubbi né incertezze nell’individuarne la sede più confacente.

Il coraggio degli operatori di polizia e lo spirito di sacrificio profuso da ciascuno di essi – unitamente alla capacità di innovare i sistemi di indagine e di gestione del controllo del territorio e dell’ordine pubblico – hanno un tratto comune con l’Istituzione che ci ospita, perché questa Università è notoriamente operosa fucina dove si forgia l’innovazione nelle sue molteplici sfaccettature.

A tal proposito mi piace ricordare che la Questura di Ancona ha elaborato un innovativo progetto di controllo cittadino – per il quale oggi riceverà un adeguato riconoscimento – che garantisce una migliore pianificazione degli interventi, sia preventivi che repressivi.

Un progetto molto apprezzato dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza che lo ha applicato in tutte le Questure d’Italia.

È per me un vero privilegio avere la possibilità di relazionare ad una platea tanto qualificata quanto numerosa che, ancora una volta, con la propria presenza testimonia tanta vicinanza alla Polizia di Stato.

A un Corpo, che anche quest’anno, riscontra un ulteriore incremento di fiducia da parte dei cittadini che lo porta ai vertici dei consensi del Paese arrivando a superare il 70%.

Una punta elevatissima, seconda solamente a quella del Sig. Presidente della Repubblica. Un risultato lusinghiero che ci gratifica e ci sprona a proseguire lungo il percorso intrapreso.

Un particolare benvenuto rivolgo ai Presidenti della Giunta e dell’Assemblea Regionale delle Marche, così come analogamente saluto il Sindaco di Ancona Prof. Fiorello Gramillano, il rappresentante dell’Ufficio Territoriale del Governo Dr. Antonio Corona e la Presidente della Provincia Dr.ssa Patrizia Casagrande.

Indirizzo di saluto rivolgo alla Magistratura, oggi qui presente con i suoi vertici del Distretto delle Marche e degli Uffici giudiziari di Ancona, ricordando il comune impegno teso a contrastare ogni forma di criminalità.

Particolare benvenuto a questa celebrazione sento di rivolgere ai vertici regionali e provinciali, dell’Arma Benemerita, delle Fiamme Gialle, del Corpo Forestale e di tutte le altre forze di polizia statuali e locali nonché al Corpo dei Vigili del Fuoco per il prezioso concorso nel mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, insieme ai quali in stretta sinergia ed in assoluta comunione di intenti cerco di svolgere al meglio le mie funzioni di coordinamento quale Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza.

Un deferente saluto rivolgo a Sua Eccellenza Mons. Edoardo Menichelli per la sua pastorale presenza che tanto ci gratifica ed un cordialissimo benvenuto alle organizzazioni sindacali del personale della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno per la loro intelligente, preziosa collaborazione tesa al miglioramento delle condizioni di lavoro del personale tutto di questa provincia.

Tale contributo ci permette di offrire un sempre miglior servizio al cittadino.

L’anno trascorso, ci ha visti ancora una volta impegnati ad affrontare con entusiasmo e determinazione sia le piccole sfide quotidiane sia gli eventi di maggior rilievo (per un totale di oltre 1.000 servizi di ordine pubblico svolti); uno per tutti, quello relativo alla presenza del Santo Padre che ha concluso il Congresso Eucaristico, assicurando agli intervenuti una serena partecipazione costantemente protetti in maniera discreta, ma efficace.

Abbiamo cercato di svolgere con grande equilibrio e senso di umanità e perché no, di massima sensibilità nei confronti di coloro che versano in condizioni di sofferenza in quanto vittime di reati e verso quanti giungono nel nostro paese in maniera regolare per sfuggire a drammatiche situazioni di indigenza o discriminazione, nella speranza di gettare le basi per un futuro migliore per sé e per i propri cari.

Non mi soffermerò certo qui ad elencare i dati relativi alla complessa ed articolata attività svolta dalla Polizia di Stato in questa provincia, avendo gli organi di informazione, che ringrazio, dato ampio risalto agli stessi.

Non posso però non citare che sin dal mio arrivo in questo capoluogo di regione è stata posta in essere una decisa lotta al traffico di sostanze stupefacenti – che ci ha consentito di raggiungere brillanti risultati sia per le quantità di droghe sequestrate, sia per il numero degli arresti – come pure un efficace contrasto anche all’immigrazione clandestina che ha registrato ben 205 espulsioni, 82 accompagnamenti alla frontiera e ai centri d’espulsione nonché 178 accompagnamenti ai centri di accoglienza per richiedenti asilo politico.

Nonostante questi confortevoli risultati, siamo perfettamente consapevoli che il nostro lavoro può e deve essere ulteriormente perfezionato, perché la fiducia in noi riposta necessita di essere costantemente alimentata con una permanente dimostrazione di efficienza.

Oggi i cittadini di Ancona, della sua provincia, così come in tante altre realtà del Paese si sentono verosimilmente più “insicuri” per tutta una serie di accadimenti che pur non avendo una stretta attinenza con la sicurezza, incidono negativamente sul loro stato d’animo e si traducono in un malessere che genera allarmi, preoccupazioni, spesso infondati e a volte amplificati dai mass media.

Purtroppo non posso che ricordare che difficilmente è realizzabile quella “città del sole” che all’inizio del Seicento l’illustre filosofo e padre domenicano Tommaso Campanella ipotizzava; ma come tutti sappiamo, la “città del sole” è un’utopia.

A noi spetta invece il compito di dare risposte, fiducia nelle istituzioni e pieno coinvolgimento dei cittadini nella gestione della sicurezza.

Mi piace a tal proposito ricordare il pensiero di una nota antropologa americana, Jane Jacobs, la quale analizzando proprio questo tema afferma che la sicurezza di un territorio è innanzitutto legata alla vitalità dei quartieri, al cosiddetto “occhio sulla strada” da parte degli abitanti, e che tale sicurezza dipende molto dal grado di identificazione dei cittadini con il territorio, dal sentimento di appartenenza all’ambiente di vita, che incentiva comportamenti che lo proteggono.

La popolazione percepisce come segnali di assenza delle istituzioni e offese alle comuni norme di comportamento, gli aspetti fisici quale incuria e danneggiamento di parchi, edifici, pubbliche strutture, mancanza di illuminazione, nonché gli aspetti sociali come presenze “estranee”, “tossicodipendenti, spacciatori, ubriachi…”, per contrastare i quali diviene fondamentale un’azione volta sia alla riqualificazione urbana che ad un costante monitoraggio del territorio.

L’attuale crisi economica cela indiscutibilmente al suo interno anche una crisi del tessuto sociale del Paese che si è consumato, talvolta lacerato, negli ultimi decenni.

Oggi i tradizionali centri di aggregazione, quali la famiglia come nucleo primario e – a cerchi più ampi – altre porzioni del tessuto sociale, si sono disgregati, facendo affievolire il senso del legame che unisce Istituzioni e comunità locali.

Proprio per questo, come facilmente intuibile, la soluzione dei sopra citati problemi non è certamente compito esclusivo delle Forze di Polizia a cui spetta l’onore e l’onere della prima linea, ma parimenti spetta a tutti gli altri protagonisti della società civile il compito di sostenere i nostri sforzi, con spirito di mutua collaborazione per l’affermazione della legalità.

Ecco perché intendiamo sempre più sviluppare il concetto di “sicurezza partecipata”, ovvero il coinvolgimento di quanti possono dare un contributo al raggiungimento del bene comune.

Noi ce ne siamo fatti e ce ne faremo carico per la nostra parte, incentivando sempre di più il nostro vecchio slogan C’è più sicurezza insieme“.

Proprio a dimostrazione del nostro diuturno impegno, al termine di questo mio intervento verranno consegnati vari riconoscimenti a quelli tra noi che si sono distinti in attività di servizio.

Ad essi verrà consegnato un semplice attestato che, però, sono certo sarà accompagnato dalla Vostra significativa e affettuosa partecipazione.

Parimenti sono profondamente grato al personale tutto della Polizia di Stato, dal Vicario al più giovane degli Agenti, e al personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno per la costante attività di supporto all’espletamento del mio compito.

Non potrei avviarmi alla conclusione senza ricordare i nostri caduti, ai quali questa mattina abbiamo dedicato il primo momento della giornata con affettuoso grato ricordo, deponendo una corona all’apposita stele ubicata all’interno della Questura.

Anche per questo abbiamo realizzato un annullo filatelico, appositamente emesso per questa occasione, che ricorda la figura del Commissario Luigi Calabresi, vittima del dovere, il cui 40° anniversario della morte ricorre in questi giorni.

Avviandomi alla conclusione vorrei soffermarmi su una frase, forse la più pregnante, del mio illustre conterraneo Corrado Alvaro, per la valutazione di tutti noi. Diceva, infatti:

La disperazione più grande che possa impadronirsi di una società è il dubbio che essere onesti sia inutile“.

Nostro impegno sarà quello di evitare che ciò accada.

Ancona, 25 maggio 2012, ore 18.00
Aula Magna del Rettorato

Scarica l’elenco dei premiati del mattino (PDF – 90 KB)
Scarica l’elenco dei premiati del pomeriggio in rettorato (PDF – 56 KB)

Redazione Ancona Notizie
Pubblicato Venerdì 25 maggio, 2012 
alle ore 19:09
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