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Stanziati due milioni di euro per il recupero dell’ex-scuola Lorenzini a Falconara

Si tratta di uno dei principali interventi in programma per la riqualificazione della frazione di Villanova

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Ex-scuola Lorenzini a Falconara

La riqualificazione di Villanova attraverso il recupero dell’ex scuola Lorenzini si fa più concreta. E’ infatti arrivata alla firma la convenzione tra il sindaco di Falconara Stefania Signorini e il capo dipartimento alle Pari Opportunità, consigliere Paola Paduano, in rappresentanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri: il documento sancisce l’assegnazione al Comune di ben due milioni di euro per realizzare il progetto di riqualificazione del cuore di Villanova, a partire dall’ex scuola Lorenzini.

Grande la soddisfazione dell’amministrazione.

Il progetto, avviato nel 2016 con la seconda legislatura Brandoni, è stato portato avanti con tenacia dal sindaco Stefania Signorini d’intesa con l’assessore all’Urbanistica Clemente Rossi e con la collaborazione dell’assessore ai Lavori pubblici e alle Pari opportunità Valentina Barchiesi. Per ottenere i finanziamenti, previsti dal Governo per i progetti in graduatoria ma bloccati a partire dal 2017, è stato formato un comitato di sindaci e amministratori locali di tutta Italia, coordinati dell’Anci nazionale. E’ stato così possibile ottenere l’erogazione dei contributi statali, previsti dal “Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate” promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari opportunità.

«Mi sono battuta in tutte le sedi per arrivare a questo risultato – dice il sindaco Signorini – perché i finanziamenti spettanti a Falconara rischiavano di andare persi. Il risultato di oggi ripaga l’impegno di tutta l’amministrazione e degli uffici, che si sono mobilitati per progettare quello che considero il riscatto di Villanova: vogliamo creare un polo che sia di riferimento per le categorie più fragili, per l’associazionismo e per la formazione. In questo modo il quartiere, oltre a riqualificarsi dal punto di vista urbanistico, potrà tornare a essere vitale, attivando nuove energie».

Il progetto falconarese di rigenerazione urbana, per un investimento totale di 2.440.000 euro, persegue la riqualificazione urbanistica, sociale e culturale d un’area urbana particolarmente popolare e storica della città.

«Finalmente siamo in grado di affermare che si sta muovendo qualcosa di concreto e di veramente innovativo per Villanova – dice l’assessore Rossi – in contiguità con il Piano di rilancio del centro città e che vedrà valorizzato l’intero quartiere, ma con servizi a disposizione di tutti i cittadini. L’auspicio è che tale progetto possa essere ulteriormente sviluppato, a seguito del bypass ferroviario, con la cessione alla città da parte delle Ferrovie dell’ampia zona ora occupata dai binari, alle spalle della spiaggia, che ora soffocano Villanova e gran parte della città marina. In questo modo a Falconara sarà concesso quell’ampio e degno sbocco al mare che essa merita: una connessione auspicata da anni e irripetibile fra la città e il suo mare».

Il Progetto trova il suo fulcro nella valorizzazione delle ex scuola Lorenzini, dal 2000 in disuso e decadente: gli spazi, rinnovati, ampliati e funzionalizzati saranno messi a servizio, in primo luogo, del quartiere.

L’intervento inizierà dalla completa demolizione e ricostruzione del vecchio edificio scolastico per realizzarne uno composto da due volumi completamente nuovi, interconnessi con aree esterne, attrezzate e piantumate, liberamente usufruibili dai cittadini.

La finalità più importante è rappresentata, appunto, da spazi pubblici attrezzati, all’aperto e al coperto, arredati funzionalmente per scopi ricreativi, culturali e sociali.

L’ambizione è di farli diventare, con il concorso attivo dei cittadini e delle Associazioni il luogo della Centralità del quartiere, un polo per servizi sociali, educativi e funzioni aggregative.

Sono previsti alloggi di emergenza per minori in situazioni di disagio e accoglienza temporanea per donne vittime di violenza, una ‘Officina Creativa’ per associazioni, sedi per sperimentazioni artistiche e teatrali, locali polifunzionali per occasioni di vita comunitaria, ove saranno possibili e auspicabili iniziative in libera interpretazione, che scaturiscono dalla fantasia creativa dei più giovani e non solo.

Il nuovo polo accoglierà anche locali ove si potrà ascoltare musica, letture nei diversi campi scientifici ed espressivi, largo utilizzo di mezzi audiovisivi ed informatici, giochi di ruolo.

Tutto ciò sarà possibile, tra l’altro, attraverso l’uso funzionale di pareti mobili, ampio impiego di vetrate affacciate verso l’esterno del quartiere, attrezzature tecnologicamente avanzate, così da rendere efficace l’organizzazione, secondo le esigenze e le opportunità, di feste, serate teatrali, assemblee di quartiere.

Le diverse sale saranno corredate di quadri, manifesti e bacheche fotografiche che “interpretino le vicende, la storia e le storie di un territorio”, in un rincorrersi scenico di episodi, vicende umane e testimonianze recenti e passate.

L’illuminazione autonoma sarà garantita da impianti fotovoltaici, che potranno coprire in parte anche il fabbisogno di riscaldamento.

Ampie zone, inoltre, del quartiere saranno percorse da una pista ciclabile che le connetterà con Fiumesino e il centro città. La segnaletica sarà funzionale e moderna, in modo tale da guidare efficacemente e in sicurezza anche il visitatore non residente.

Alla definizione del Progetto hanno contribuito, con idee, relazioni e suggerimenti, unitariamente tutti i settori comunali, da quello urbanistico e tecnico a quello sociale e culturale, professionalmente orientati e coordinati dai tecnici della Società di Architettura “Marchingegno srl” di Ancona, a testimonianza di quanto le intelligenze locali della nostra Regione e delle nostre zone possano, a buon diritto, mettere in campo, senza complessi di inferiorità, anzi in maniera ancora più brillante.

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