La Giunta ha deciso di prestare 25 opere di Francesco Podesti alla mostra “Canova, Podesti, Nocchi, Bigioli – L’ordine e la forma” organizzata dal Comune di San Severino Marche.



La decisione che potrebbe apparire come una normale condivisione del patrimonio artistico di uno dei più significativi pittori marchigiani per una maggiore fruizione e apprezzamento da parte del territorio e dei suoi visitatori, desta più di una perplessità. Anzitutto il trasferimento di 18 cartoni e 7 tele (alcune di grandi dimensioni) è sempre e comunque un’operazione molto delicata per i rischi legati alle possibili modifiche ambientali che le opere potrebbero subire. Ciò che però suscita più contrarietà è che in tal modo si andrà quasi a svuotare  le sale dedicate al pittore (che tra l’altro dà la titolazione alla Pinacoteca) dove sono collocate circa 45 opere (tra tele e cartoni) del pittore dorico. Tra le tele che dovrebbero lasciare la Pinacoteca, vi sono opere di fama internazionale come l’olio su tela “Madonna col Bambino in gloria di Angeli” o il “Torquato Tasso che declama la Gerusalemme liberata”che non potranno essere visionate nella nostra città proprio nel periodo estivo (la mostra di San Severino infatti dura da Luglio sino a dicembre) quando transitano per il porto dorico milioni di turisti e dunque quando la Pinacoteca conosce il maggior picco di visitatori.

Immaginiamo un turista straniero che si reca alla Pinacoteca “Podesti” e trova le sale dedicate a chi dà il nome al museo praticamente semi vuote. Non si tratta ovviamente di questioni di campanile né di ritornare sullo schiaffo dato alla nostra città sulla questione legata ai bronzi di Pergola ma solamente di una maggiore attenzione verso i beni culturali e  la loro fruizione che in questi ultimi anni è decisamente calata (basti pensare al singolare episodio della “donazione” dell’ “Assedio di Ancona” del 1860 agli uffici della Questura). Sempre che la Direzione della Pinacoteca non abbia già in mente di colmare questa eventuale carenza con l’esposizione di altre opere o con l’organizzazione di una, anche piccola, mostra compensativa.

da Marco Gnocchini
capogruppo UDC al Comune di Ancona