Falconara, al via il monitoraggio della zanzara tigre
E’ scattato dalla prima metà di luglio su tutto il territorio comunale il piano di monitoraggio della zanzara tigre.
Il Comune di Falconara ha deciso di proseguire il programma di monitoraggio già attivato dalla Regione nel 2010, e attraverso l’assessorato all’Ambiente ha stipulato un’apposita convenzione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche. Nei primi anni 90 venne introdotta in Italia la Aedes albopictus (zanzara tigre) a seguito del commercio mondiale dei pneumatici; essa è il principale vettore per la trasmissione di virus esotici quali Chikungumya e West Nile e poiché nel 2007 il virus Chikungumya ha creato una epidemia tra i residenti in Emilia Romagna e nelle provincie di Ravenna, Forlì – Cesena, Bologna e Rimini si rende necessario adottare, anche nel nostro territorio, misure di controllo della stessa zanzara tigre e implementare i sistemi di sorveglianza.
Pertanto le Autorità Sanitarie Regionali hanno attuato negli anni scorsi un Piano di Monitoraggio su tutti i comuni (29 in totale) della Regione Marche ubicati al di sotto dei 200 metri sul livello del mare, tra cui anche Falconara M.ma per rilevare la diffusione della zanzara tigre con ovitrappole (posizionamento bastoncini di materiale idoneo dove le zanzare depositano – favorite dal materiale – gli ovuli) e la eventuale presenza dei virus sulle zanzare catturate, i cui risultati hanno orientato gli interventi di prevenzione disinfestazione. Il Comune di Falconara, terminato il coordinamento e il contributo regionale, ha deciso di effettuare anche quest’anno il monitoraggio, a tutela della salute dei cittadini. Non solo.
Valutare aree e periodi di maggiore diffusione, attivare il contenimento della zanzara tigre con interventi larvicidi ed effettuare una campagna di sensibilizzazione per indurre la cittadinanza ad adottare sistemi di contenimento di tale presenza utilizzando accorgimenti specifici (ad es. evitare acqua nei sottovasi) come già disposto nella specifica ordinanza (Ordinanza Sindacale n° 20 del 23.02.2010) su imput dell’assessore all’Ambiente Matteo Astolfi, al fine di limitare le cause della proliferazione di detto insetto richiedendo ai cittadini di adottare comportamenti adeguati. In questa fase di attuazione del Piano di monitoraggio, che durerà fino ad ottobre.
La Regione Marche l’IZS consegnerà ai comuni interessati le ovitrappole da collocare sul proprio territorio nei punti già valutati ed indicati dall’ASUR e dall’Istituto Zooprofilattico(IZS). In particolare il Comune di Falconara dovrà posizionare 21 ovitrappole e poi ritirarle settimanalmente, consegnandole all’Istituo Zooprofilattico per l’elaborazione dei dati (conteggio ovuli – valutazione luoghi e periodi di diffusione ). Dalla settimana del 9 luglio, alcuni operatori del CEA (Centro di Educazione Ambientale Comunale) si sono attivati per depositare le sedici 21 ovitrappole in varie zone del territorio I risultati del monitoraggio costituiranno la base su cui il Comune aggiornerà il proprio programma di contrasto per la diffusione della zanzara tigre. Il Comune di Falconara M., già da tempo, in collaborazione con l’ASUR e dopo aver recepito un primo studio sulla presenza della zanzara tigre su questo territorio comunale (effettuato da professionista incaricato nel 2003) si è attivato dal 2004 ad oggi con un programma di disinfestazione, in particolar modo contro le larve dell’insetto, con interventi dell’allora CAM spa (e successivamente di Marche Multiservizi).
Interventi straordinari sono già previsti anche su zone non inserite nel programma, ma ritenute sensibili a seguito segnalazioni e presso le scuole che necessitano detta azione. L’assessorato all’Ambiente ribadisce l’invito a tutti i cittadini per attivarsi nella prevenzione della formazione di detto insetto rispettando alcune regole come svuotare serbatoi di acqua non coperti negli orti e nei cantieri, mantenere ordine e pulizia nei giardini o mettere sabbia bagnata nei vasi dei fiori dei cimiteri (come indicato anche nell’Ordinanza Sindacale n° 20 del 23.02.2010).
La zanzara tigre è un vettore e come tale può trasmettere il virus Chikungumya – detto virus provoca forti dolori artritici che durano nel tempo; la zanzara tigre è molto aggressiva, diurna, esofilica (vive all’aperto), antropofila (si concentra dove ci sono più persone), si riproduce in poca acqua stagnante ( la temperatura più è calda più si riproduce, può riprodursi anche a 45°), lo sviluppo larvale va dai 7/10 giorni in maggio /giugno ai 4/5 giorni in luglio / agosto. La zanzara non supera l’inverno, ma durante la sua fase adulta depone, dopo ogni pasto (sangue umano) per 4/5 volte circa 100 ovuli ogni volta, in posti diversi con focolai di circa 40 uova. Quando la zanzara introduce il virus, questo si sviluppa, pertanto nel momento del pasto successivo il virus ne esce più forte e devastante. Il monitoraggio entomologico di Aedes albopictus si basa sulla rilevazione del livello di infestazione del vettore stimata indirettamente attraverso il conteggio del numero di uova deposte dalle femmine adulte in ovitrappole opportunamente distribuite sul territorio. Da indagini già effettuate è emerso che i livelli di infestazione sono più elevati nei comuni ad alta intensità abitativa (le zanzare sono attirate dal sangue umano) e ad altitudini inferiori ai 200 metri s.l.m..
dal Comune di Falconara Marittima
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