Da anni contestiamo in tutte le maniere il sistema politico – tecnico che ispira le progettazioni di opere per la pseudo-difesa costiera del nostro litorale. Finora è prevalso un approccio ideologico, sicuramente rivolto, ci sembra, a mascherare i troppi errori del passato: interventi scriteriati, ed anche in palese contraddizione con il Piano Regionale di difesa della costa approvato nel 2004.

Le mareggiate di questi giorni decretano ancora una volta l’inconcludenza e l’inefficacia delle recenti opere, motivate e giustificate col voler dare maggiore protezione dalle mareggiate cosiddette “prevalenti“. Peccato, però, che un problema irrisolto, tra i tanti, sia il fatto che le scogliere riposizionate più vicine alla spiaggia devono per forza essere più lontane tra loro, per garantire il ricambio delle acque in quel ristretto specchio di mare.

I varchi realizzati, invece, così ampi, offrono un’eccessiva vulnerabilità al litorale in quel tratto e sicuramente gli effetti non si fermano solo lì, ma proseguono e proseguiranno verso nord. Poiché finora chi governa e progetta ha approfittato della contrapposizione politica per nascondere i propri fallimenti, auspico che la cittadinanza, gli operatori balneari e le associazioni si coordinino per una class action contro tecnici e amministratori che hanno progettato e avallato opere dannose che stanno deturpando il nostro litorale ormai da troppi anni. La spiaggia di Montemarciano merita di ritrovare la dignità che le spetta.

da Maurizio Grilli
consigliere comunale