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Ancona, l’Orchestra di Piazza Vittorio chiude il festival Adriatico Mediterraneo

Festival Adriatico MediterraneoSarà il concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio in 10 e lode tour, previsto alla banchina del porto alle 21:30, a chiudere la sesta edizione del festival Adriatico Mediterraneo, dopo nove giorni intensi di spettacolo, di arte, di incontri e di cultura.



Nel 2012 L’orchestra multietnica più famosa d’Italia compie 10 anni. In 10 anni di sodalizio si è scoperto che il segreto del successo dell’Orchestra di Piazza Vittorio è il rapporto con il pubblico, che si è moltiplicato attraverso un prodigioso passaparola. E’ grazie all’affetto dei suoi fan che l’Orchestra ha vissuto e diffuso in questi anni la sua musica in giro per il mondo. L’Orchestra si basa su due aspetti fondamentali: il Viaggio e l’Incontro. Le performance live negli anni hanno aiutato i musicisti a conoscersi e capire se stessi come artisti, definendo le musica dell’Orchestra e allargando il suo repertorio. Negli ultimi dieci anni ogni elemento ha cambiato il proprio modo di pensare alla musica lavorando insieme per lo stesso obiettivo. Il nuovo repertorio, contenuto nell’ultimo album 10 e Lode, è il risultato di questi dieci anni passati a suonare insieme. Le storie che saranno narrate sono quelle che gli artisti si sono raccontati durante le interminabili ore di viaggio dei tour nazionali ed esteri. Sul palco, musicisti di 4 continenti e 11 diverse nazionalità per un incontro con il pubblico entusiasmante e contagioso. Questo concerto sarà la celebrazione dei viaggi trascorsi, degli incontri fioriti e della vita stessa. Ingresso gratuito.

Alle 16:00 alla Mole arriva finalmente lo scrittore iracheno Younis Tawfik, il cui contributo era stato previsto per i giorni scorsi e poi era stato rimandato a causa dei disordini in Iraq, che gli avevano impedito di prendere l’aereo. Tawfik, autore di “La sposa ripudiata” (Bompiani), alla Mole parlerà di Matrimoni misti, tra tradizione e integrazione. Condurrà l’incontro Patrizia Carletti, presidente dell’associazione Senza Confini Con La sposa ripudiata Tawfik torna ai lettori italiani con una storia di passione e di violenza che ha l’inesorabilità e la cadenza dei più antichi riti, quelli che paiono scongiurare le amarezze della sorte. E il suo nuovo romanzo ci offre una struggente allegoria della vita umana attraverso le poetiche parole di un’ancora più antica tradizione.

Younis Tawfik (Mossul, 1957) è un giornalista e scrittore iracheno naturalizzato italiano. In Iraq ha ottenuto nel 1978 il Premio di Poesia Nazionale. Vive in Italia dal 1979. Nel 1986 ha conseguito la laurea in Lettere all’Università di Torino, città in cui abita, ed è docente all’Università di Genova, dove insegna Lingua e Letteratura araba. A Torino dirige il Centro italo-arabo Dar al-Hikma. Con il suo romanzo d’esordio La Straniera (Bompiani, 2000) ha vinto il Grinzane Cavour, il Premio Giovanni Commisso, il Premio Internazionale Ostia, il Premio Rhegium Julii, il Premio Fenice-Europa e il Premio Via Po. Da questo romanzo è stato realizzato un film diretto da Marco Turco con lo stesso titolo. Bompiani ha pubblicato anche Il Profugo, La città di Iram, L’Iraq di Saddam. Ingresso gratuito.

Alle 18:00, sempre alla Mole, Matteo Tacconi presenta l’incontro con il generale Fabio Mini, che parla del suo ultimo libro Mediterraneo in guerra. Atlante politico di un mare strategico” (Einaudi). Il viaggio nel cosiddetto “Mediterraneo allargato”, fino al Caspio e all’Oceano Indiano, mostra il valore di questo bacino e delle terre che lo delimitano. Il Generale di Corpo d’Armata Fabio Mini ha comandato tutti i livelli di unità meccanizzate italiane. Ha prestato servizio nell’esercito statunitense ed è stato Addetto militare in Cina, Capo di Stato Maggiore del Comando Nato del Sud Europa e Comandante della Forza Internazionale in Kosovo. Saggista di geopolitica, collabora con Repubblica, L’Espresso, Limes e Il Piccolo. Ha pubblicato: con Einaudi La guerra dopo la guerra, 2003, Soldati, 2008, Mediterraneo in guerra, 2012, con il Mulino Eroi della guerra, 2010 e con Chiarelettere Perché siamo così ipocriti sulla guerra?, 2012. Ingresso gratuito.

L’ultimo incontro all’Arco di Traiano è dedicato al Cantico dei Cantici: alle 19:30, con Song of the Songs, va in scena una produzione dell’associazione ventottozerosei, in collaborazione con la Comunità ebraica di Ancona e con il Teatro Stabile delle Marche. Interpretazione e drammaturgia Simona Lisi e Caterina Pontrandolfo, costumi Stefania Cempini, concept, regia, coreografia Simona Lisi. Sarà un concerto per parola e immagine in movimento: due donne, due microfoni, la parola e il ritmo. E’ la canzone delle canzoni, con una lingua fortemente simbolica che ha in sé la radice di tutte le lingue e cerca nella rapsodia a due voci il dialogo tra di esse. Il testo sarà amplificato attraverso il ritmo, la sospensione, il gesto e l’utilizzo di più lingue, quella italiana, inglese, lo spagnolo e appunto l’ebraico, questo per sottolineare l’universalità del Cantico e la sua forte idea di tolleranza che supera le divisioni. Il cast artistico è composto da Simona Lisi, attrice, danzatrice e autrice, e Caterina Pontrandolfo, cantante, attrice, drammaturga, regista lucana.

da Festival internazionale Adriatico – Mediterraneo
www.adriaticomediterraneo.eu

Redazione Ancona Notizie
Pubblicato Sabato 1 settembre, 2012 
alle ore 17:37
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