Jesi, Massaccesi: “Spacca governatore di Fabriano. Le altre realtà inascoltate”
Il Governatore di Fabriano dovrebbe essere anche il Governatore delle Marche: una semplice constatazione, spesso però disattesa.
Una attenzione quasi morbosa per la propria città può apparire anche comprensibile, a volte è pure condivisibile, non si sa invece quanto legittima se è quasi esasperata: ora si è toccato il fondo, però, se si considera che il territorio delle Marche è ben più esteso, ci sono altre realtà, altre sofferenze, altre precarietà, mai esaminate o spesso accantonate, e che pure meritano attenzione ed almeno rispetto.
È inaccettabile la disattenzione, specie se unita alla protervia ed al pensiero dell’onnipotenza: è un bene, spesso, scendere dall’empireo in cui ci si è autonomamente collocati e stare saldamente con i piedi a terra ed ascoltare gli altri, e farlo veramente. Jesi è una di queste realtà inascoltate, non per l’incapacità di chi parla, spesso ad alta voce, ma per la sordità di chi deve ascoltare.
Forse, al di là di strumentali elogi di qualcuno per il lavoro compiuto (ma siamo sicuri che stando a Roma, e da Roma, si è veramente a conoscenza di tutto quello che avviene nel territorio e della realtà marchigiana, e si può dare giudizi?) e del tentativo di creare le condizioni per la perseveranza, è veramente ora di cambiare, nelle Marche, liberandola da chi la soffoca, in modo autoreferenziale, disinteressandosi delle richieste e delle esigenze dei territori, e badando ad un solo territorio, Fabriano.
da Daniele Massaccesi
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