In relazione al seminario “Istituzioni totali e cambiamento”, previsto per il prossimo 30 novembre nell’ambito della rassegna “Malati di niente 2012”, non posso non esprimere, concordando appieno con la giusta e netta presa di distanza dell’Amministrazione Comunale di Jesi, il mio fermo dissenso alla scelta di invitare Renato Curcio fra i relatori.



Il fatto che Curcio non si sia mai voluto – almeno – dissociare dal suo passato, triste, tragico e ben noto, purtroppo, perché mai dimenticato – è impossibile peraltro dimenticare le Brigate Rosse, ed il passato di follia e di sangue, ed il costo pagato da tanti servitori dello Stato -, rende inaccettabile che egli possa essere considerato un educatore, od essere chiamato a farlo, sia pure in un Convegno, a Jesi.

So bene che l’attuale Amministrazione ha avuto contezza del programma solo al momento della sua presentazione alla stampa, procedura che considero irrispettosa del ruolo dell’Ente, dal momento che lo si indica fra i promotori della rassegna, e pertanto ancora più inaccettabile, e pur senza voler ledere l’autonomia dei curatori devo esprimere la personale indignazione per la scelta effettuata, che non tiene conto della sensibilità di molti, e per la chiamata a Jesi di tale personaggio, presenza caratterizzata non solo da inopportunità politica ma da inaccettabilità “tout-court”.

da Daniele Massaccesi
Jesiamo