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Sarà pubblico il gestore unico dei rifiuti della provincia di Ancona: l’ATA ha votato a favore

Cgil, Cisl, Uil plaudono a risultato dell'assemblea: "Ora coinvolgere Comuni, investire, tagliare costi e tariffe, tutelare lavoratori"

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raccolta differenziata, gestione dei rifiuti urbani

Con 27 voti favorevoli, 10 astenuti e nessun contrario, l’assemblea dell’ATA ha approvato la delibera che prevede l’affidamento attraverso l’In House Providing ad un soggetto pubblico. La candidatura uscita ora è quella di Anconambiente, ma aperta comunque a tutti i soggetti pubblici del territorio.

Un passaggio importante che le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil del territorio di Ancona vedono con grande favore, soprattutto perché, diversamente dal passato, non ha visto nessun voto contrario ma soltanto astensioni: è auspicabile che la sintesi trovata nella riunione si traduca in una vera unità di intenti e una visione comune che guardi al bene della comunità di tutta la provincia e che superi i campanilismi.

Ha prevalso il bene del territorio, e cioè una gestione del servizio rifiuti pubblica che può e deve coinvolgere tutti quei soggetti pubblici che fino ad oggi hanno garantito un servizio così importante.

Per Cgil Cisl e Uil, inoltre, la governance della nuova società affidataria “In house” dovrebbe ad esempio coinvolgere tutti i comuni, almeno i più grandi, garantire un efficientamento della gestione per permettere una diminuzione dei costi e delle tariffe a parità di servizio, e prevedere anche il confronto con le associazioni dei consumatori a tutela della qualità del servizio.

Senza dubbio dovranno essere assicurati e programmati, nei tempi necessari, gli investimenti in mezzi e strutture che accanto alla necessaria modernizzazione delle procedure di raccolta e di gestione dei rifiuti, possano anche garantire standard di sicurezza e salute sul lavoro più elevati, e le giuste tutele per i lavoratori del settore.

Così come sarebbe importante il coinvolgimento, oltre che del livello politico dei comuni del bacino, anche del livello tecnico, costituendo cioè quella sinergia di professionalità e competenze, necessaria a superare eventuali problemi tecnici.

Per Cgil Cisl e Uil di Ancona, che sull’idea dell’affidamento “In House” stanno insistendo con forza da oltre dieci anni, è importante costruire un progetto efficace, inattaccabile giuridicamente ed economicamente sostenibile perché il territorio ne ha bisogno.

Cgil Cisl e Uil continueranno a monitorare le varie fasi della costituzione del gestore unico chiedendo un coinvolgimento attivo e puntuale in questo percorso che, rappresenta una delle opportunità più importanti per l’intera provincia di Ancona negli ultimi 20 anni.

da Cgil, Cisl, Uil Marche

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