Ancona, serra con marijuana in soffitta: arrestato ultrà
I poliziotti della Squadra Mobile di Ancona, dopo aver chiuso l’anno con più di cento arresti e con il sequestro di oltre un quarto di quintale di droghe di varia natura (cocaina, eroina, hashish, marijuana), hanno arrestato un giovane pregiudicato anconetano trovato in possesso di circa due etti di droga, nascosti all’interno della sua abitazione.
Si tratta di F. F., 36 anni, operaio anconetano, ultrà dell’Ancona calcio, più volte denunciato e diffidato con provvedimento Daspo, ultimo quello emesso dal Questore di Rimini con cui gli è vietato avvicinarsi alle competizioni sportive fino al maggio del 2015 perchè responsabile di episodi di violenza in occasione dell’incontro di calcio dello scorso 9 ottobre tra Real Rimini e Ancona 1905, valevole per il campionato di serie D. F. F. continuava ad incontrare gli amici della curva in altri ambienti e, da quanto emerso dall’attività di indagine, era diventato punto di riferimento e di approvvigionamento per molti dei suoi amici.
Nel tardo pomeriggio di martedì 8 gennaio, i poliziotti della Mobile hanno fatto irruzione nell’appartamento del 36enne in corso Carlo Alberto, dove l’ultrà vive con il padre e il fratello. La perquisizione, durata alcune ore, è stata estesa anche alla soffitta dove F. F. aveva allestito una piccola serra di piante di marijuana, completa di un sistema di ventilazione, lampade alogene, lampade “spot“, pannelli in carta stagnola (per contenere calore e riflettere la luce artificiale), timer di attivazione del dispositivo termo umidificante, il tutto per creare il giusto ambiente per la crescita delle piante di droga (circa un etto di foglie di marijuana).
All’interno dell’abitazione, invece, il 36enne aveva nascosto nella sua camera da letto ed in cucina, due scatole portasigarette in metallo con all’interno due pezzi di hashish, per un totale di 75 grammi. Oltre alla droga, i poliziotti della Mobile hanno sequestrato anche un bilancino di precisione, un centinaio di bustine di cellophane e altro materiale adatto al confezionamento dello stupefacente che sarebbe stato immesso nel mercato anconetano. F. F. è finito in manette per detenzione e coltivazione di sostanza stupefacente. Si trova agli arresti domiciliari nell’abitazione del padre a disposizione della Procura della Repubblica di Ancona.
di Redazione
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