La bambina salvata con un parto cesareo ad Osimo, dopo improvvise complicazioni durante la fase finale della gravidanza, sta meglio e sarà presto fuori pericolo. La madre invece, una maghrebina di 33 anni, arrivata all’ospedale in stato d’incoscienza, è ancora in coma presso il reparto di rianimazione di Civitanova Marche. E ora la piccola rischia l’affido se la madre non dovesse svegliarsi e riconoscere la neonata entro dieci giorni dal parto.

Un termine burocratico e legislativo che rischia di far sprofondare la famiglia, già provata da questa drammatica situazione, in una ancora più grave se la donna non dovesse svegliarsi dal coma in tempo o se il padre non si presentasse, cosa per ora non avvenuta.
La bimba è ancora ricoverata al Salesi di Ancona e i Carabinieri della Stazione di Osimo, dove la donna ha l’obbligo di firma, dovranno avvisare il Tribunale dei Minori per far partire la procedura di affido, sottostando alla legge Bassanini del 1997.

C’è la possibilità che il tribunale proroghi questo termine a 60 giorni da parto, nominando nel frattempo un tutore speciale, spesso – in questi casi – ravvisato nel primario del reparto dove la piccola è in cura.

di Redazione