La paghetta in Italia? La prima a 12 anni, per una media di 54 euro
Paghetta ai figli, la panoramica odierna. I vantaggi della paghetta su carta prepagata

Le generazioni cambiano, ma le abitudini restano (quasi) le stesse: ancora oggi i genitori danno la paghetta ai propri figli per le loro spese personali.
Quello che cambia è la modalità di erogazione, oggi infatti sempre più famiglie richiedono una prepaid per i propri ragazzi piuttosto che “dare la mancia” in contanti. Ecco i dati sulla situazione attuale e i vantaggi di una tale scelta.
Paghetta ai figli, la panoramica odierna
Secondo le ultime rilevazioni, bambini e ragazzi italiani ricevono ancora la paghetta da mamma e papà, mediamente di 54€ pro-capite e per un totale di oltre 150 milioni di euro (a livello nazionale), il tutto su base mensile. Stando a una ricerca condotta da Facile.it, a ottenerla sono il 59.8% dei giovanissimi tra i 10 e i 18 anni. Ecco i dati suddivisi per età:
– 51% dei ragazzi tra i 10 e i 14 anni;
– 71.7% dei giovani tra i 15 e i 18 anni;
Per quanto riguarda le abitudini sulla frequenza:
– 14.1% solo su richiesta;
– 20.8% su base mensile;
– 65.2% settimanalmente.
In passato la paghetta si dava in contanti, perché non c’erano altre opzioni. Al giorno d’oggi, invece, grazie agli strumenti fintech disponibili sul mercato, il 17.9% dei genitori preferisce fare delle ricariche su carte prepagate digitali o fisiche. Rientrano in tale casistica soprattutto la fascia di età 15-18, prevalentemente nel sud Italia e nelle isole. Per i ragazzi e le ragazze questa soluzione è comoda soprattutto per i piccoli acquisti online, da svolgere in autonomia. Tra questi possono rientrare lo shopping, i pagamenti per gli abbonamenti di servizi streaming e le microtransazioni tipiche dei videogiochi online.
I vantaggi della paghetta su carta prepagata
Esistono tante buone ragioni che spingono i genitori a prediligere l’erogazione della paghetta in modalità digitale. Per prima cosa, le carte prepagate per minorenni migliori sul mercato, rispetto al denaro contante, prevedono la tracciabilità delle transazioni: grazie alle funzioni di controllo parentale (accessibili anche da app) si può controllare quanto, quando e dove i figli spendono i soldi. Aspetto importante quando a usare la carta è un minorenne.
Un altro punto di forza è l’opportunità di responsabilizzare bambini e ragazzi nell’uso e nella gestione del denaro. Anche la possibilità di impostare un limite periodico di spesa e di fare ricariche istantanee, così come la presenza dell’opzione di blocco della carta (utile in caso di smarrimento o furto) sono fattori da non sottovalutare.
In questo modo il denaro non viene perso, al contrario di quanto spesso avviene con banconote e monete. Sostanzialmente le prepaid per i minori sono un ottimo strumento, hanno commissioni e costi di gestione contenuti, oltre a essere facili da utilizzare e monitorare. La scelta, quindi, dipende dall’età del ragazzo e dalle esigenze familiari.
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