Intervento della Giunta comunale di Falconara sulla questione della raffineria Api
"Crediamo sia necessaria un’attenzione maggiore da parte della raffineria verso le necessità e i bisogni della città"

Condividiamo con i cittadini le preoccupazioni sull’impatto ambientale della raffineria, espresse con la manifestazione di ieri pomeriggio, tanto che il Comune di Falconara si è costituito parte civile in ben due processi, quello per le esalazioni del 2015-2018 e quello per l’incidente al TK 61. Non siamo però favorevoli alla proposta per la chiusura dello stabilimento petrolifero, come chiesto dai Comitati.
Come cittadini chiediamo e pretendiamo che la raffineria Api investa sul sito di Falconara, a tutela degli abitanti e degli stessi lavoratori. Gli strumenti ci sono, e riteniamo che l’azienda debba investire in continuo sull’ ammodernamento degli impianti, che come la stessa Api ricorda sono presenti a Falconara da 90 anni. Un lunghissimo periodo di tempo durante il quale l’imprenditore ha creato lavoro ma ha anche utilizzato le risorse del territorio, in termini di suolo, sottosuolo e costa marina, per produrre e guadagnare. Sulla tutela dell’ambiente e della salute la nostra posizione è chiarissima, fermissima e condivisa da molti cittadini e lavoratori: ne vogliamo di più.
La raffineria si deve adeguare nel più breve tempo possibile alle prescrizioni dell’Autorizzazione integrata ambientale, che prevedono la riduzione delle emissioni diffuse e fuggitive provenienti in particolare dalla movimentazione degli idrocarburi, dal sistema di stoccaggio, dal trattamento delle acque. Questo va ottenuto tramite un sistema di recupero dei vapori (nel caso dei serbatoi) e di copertura delle vasche (nel caso dei sistemi di trattamento delle acque). Va inoltre verificato e adeguato, sotto la supervisione delle autorità preposte, il sistema di monitoraggio in continuo interno alla raffineria in corrispondenza dei camini. Come Amministrazione siamo stati anche propositivi e riteniamo che possa essere utile realizzare un sistema di recupero dei vapori per i sistemi di caricamento delle navi che attraccano al pontile. All’Ispra abbiamo chiesto di certificare e dove necessario adeguare il sistema di monitoraggio interno, al fine di fornire anche all’esterno dati attendibili sulle emissioni.
Oltre a questo crediamo sia necessaria un’attenzione maggiore da parte della Raffineria verso le necessità e i bisogni della città.
Questo nell’immediato, mentre in prospettiva va programmata, come fatto in altre raffinerie, una riconversione verso sistemi maggiormente eco compatibili e/o fonti di energia pulita.
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