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Jesi, truffa da migliaia di euro: denunciata una donna sarda di 66 anni

Beffata una 63enne jesina, che credeva di aiutare un uomo conosciuto su Facebook

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Auto della Polizia di Ancona

Le indagini svolte negli ultimi mesi dalla Polizia di Stato di Jesi hanno portato alla luce l’identità di una persona, ritenuta implicata in una truffa compiuta ai danni di una 63enne del luogo.

La vicenda ha avuto inizio nel marzo del 2023, quando la vittima aveva fatto la conoscenza di un uomo tramite Facebook. Dopo numerose conversazioni, i due si erano incontrati di persona presso la stazione ferroviaria di Jesi: in quell’occasione, il soggetto in questione l’aveva informata che nel giro di pochi giorni si sarebbe recato in Francia per risolvere delle questioni relative al testamento del proprio padre.

La settimana successiva, egli le aveva poi domandato la somma di 500 euro, denaro che sarebbe servito a saldare alcune spese notarili. La donna aveva acconsentito a tale richiesta effettuando tre diverse ricariche PostePay. Una volta ricevuti i soldi, l’uomo aveva chiesto ulteriori 15.500 euro, ritenuti imprescindibili per entrare in possesso dell’eredità paterna: nonostante alcune perplessità, la 63enne non si è tirata indietro dall’inviargli il denaro, dietro la promessa di riaverlo indietro con l’aggiunta di un 5% di interessi.

Insospettito dalle continue operazioni, il direttore della filiale di riferimento della donna si era quindi messo in contatto con quest’ultima, mettendola in guardia sul fatto che potesse trattarsi di un raggiro.

Pochi giorni più tardi, il truffatore le aveva infine chiesto altri 8.000 euro, che a suo dire sarebbero serviti per una delicata operazione chirurgica. La 63enne, tuttavia, si è finalmente rifiutata, sporgendo invece querela: gli accertamenti delle forze dell’ordine sono infine valsi a identificare una 66enne di Sassari, intestataria del conto corrente sul quale venivano versate le ingenti somme di denaro. Scattata per lei una denuncia per truffa in concorso, mentre continuano le indagini finalizzate a dare un nome all’uomo suo complice.

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