Progetto Montemarciano: “Magrini viene tenuto all’oscuro dai suoi?”

Non ci stupisce la presa di posizione del segretario del Partito Democratico Paolo Magrini sulla vicenda della scuola Marotti di Montemarciano. Un intervento, il suo, figlio delle logiche poco partecipative del gruppo politico che amministra Montemarciano da decenni.

Se il neo segretario fosse stato informato dai suoi sugli atti amministrativi disposti dalla giunta Serrani, saprebbe che l’indirizzo politico del suo partito e della maggioranza che sostiene la giunta è quello, nero su bianco, di realizzare un nuovo edificio.

Saprebbe, dagli atti amministrativi, che la giunta porta avanti questa operazione dal luglio 2010. Saprebbe che il progetto è stato anche illustrato ai consiglieri dal professionista incaricato durante un’apposita commissione consiliare e che il costo, che lui ritiene “notevolmente inferiore a 6 milioni di euro”, è valutato in 5.800.000 euro. Compreso, come riporta l’articolo menzionato, firmato da un giornalista e non da Progetto Montemarciano, l’acquisto di un terreno privato per 400mila euro.

Fatto quest’ultimo che nell’articolo in questione si legge come ipotizzato ma che, se dovesse avere un riscontro reale sarebbe un atto scellerato ai danni della cittadinanza (stiamo parlando dei soldi dei cittadini, dopotutto) che creerebbe grandissime difficoltà economiche al Comune. Un atto di inaudita disinvoltura politica sul quale vigileremo attentamente, pronti a ostacolarlo in tutte le sedi.

La novità che porta Magrini è che ora, sempre dopo, come da prassi, il suo gruppo sta valutando anche il recupero dell’edificio monumentale. Idea portata avanti da Progetto Montemarciano per costi inferiori, recupero dell’esistente e per non andare a consumare altro suolo. Una retromarcia tardiva rispetto all’indirizzo portato avanti dalla giunta Serrani in questi anni, che odora di caccia disperata al consenso perduto.

Leggi anche: Scuole e bugie: interviene il segretario PD di Montemarciano

da Progetto Montemarciano