I lavoratori precari sono i primi a pagare il prezzo della crisi in atto e gli annunci di mobilità per i lavoratori nelle aziende sono ormai uno stillicidio quotidiano, nelle piccole, come nelle grandi. Davanti ad un quadro come questo, le misure del Governo si sono rilevate totalmente inefficaci a contrastare la profonda crisi in atto.

Proprio per sollecitare un’azione adeguata al periodo drammatico che il mondo del lavoro sta vivendo, il Partito Democratico ha presentato la proposta di assegno ai disoccupati senza protezione nella quale abbiamo anche elencato dove reperire le risorse necessarie (riavvio delle politiche anti-evasione, a cominciare dalla tracciabilità dei corrispettivi, dal limite massimo dei trasferimento in contanti e dal ripristino delle sanzioni per le imposte evase; introduzione della centrale unica per gli acquisti nelle pubbliche amministrazioni, con operatività estesa agli enti locali presenti sul territorio regionale e alle società ‘in house’ degli enti territoriali; ricostituzione presso il ministero dell’Economia della commissione per la spending review per individuare i programmi di spesa da eliminare e riorganizzare; utilizzo immediato delle risorse di competenza nazionale previste nel Protocollo tra governo, Regioni e Province autonome del 12 febbraio 2009).

Con la nostra proposta, a tutti i lavoratori verrebbero estesi gli ammortizzatori sociali, anche a coloro che perdono l’impiego nelle aziende artigianali, misure tanto più incisive nel nostro territorio, dove le piccole imprese costituiscono gran parte del tessuto economico.

Da Emanuele Lodolini – Pd