I recenti episodi di cronaca evidenziano la complessa situazione legata ai problemi d’integrazione razziale che affligge Falconara Marittima come quasi tutte le città italiane.

Il tentativo di stupro della scorsa notte, per quanto ancora la sua dinamica appare poco chiara e gli accertamenti degli investigatori sono in corso, suona come un campanello di allarme.

La stagione estiva si avvicina e prima che sia troppo tardi l’Amministrazione Comunale deve assolutamente intervenire con un giro di boa nella politica sociale impedendo di fatto ad extracomunitari e zingari di albergare a Falconara a spese dei contribuenti come fosse un’isola felice.

Gli ingredienti per una miscela esplosiva dalle tragiche conseguenze ci sono tutti, è solo questione di tempo:

– delle vere e proprie zone “off limit” dove gli italiani non possono passare e, tra queste, vi è proprio la spiaggia;

– una moltitudine di immigrati e clandestini che sopravvivono nell’illegalità e sempre più spesso sono protagonisti di episodi criminosi;

– le ragazze italiane che, soprattutto nelle sere estive, frequentano i locali fino a tarda ora.

I giovani falconaresi non possono e non devono essere costretti a limitare la propria libertà e hanno tutto il diritto di girare per le strade e le spiagge senza rischiare la propria incolumità, come di fatto succede oggi.
Solo una politica sociale fortemente nazionale che privilegi gli italiani e crei di fatto le condizioni per l’allontanamento degli extracomunitari alla ricerca di lidi più prosperi per loro, può scongiurare una “tragedia annunciata”.

La bomba ad orologeria è innescata, sta ora al Sindaco Brandoni e all’assessore Baldassarri impedirne l’esplosione.

Da Marco Gladi
Cordinatore regionale FN