Jesi: zuccherifici a confronto
Nella serata di Venerdì 20 febbraio 2009 si è tenuta a Jesi la conferenza “Zuccherifici a Confronto” organizzata dal Comitato per la Tutela della Salute e dell’Ambiente della Vallesina.
Durante tale serata è stata proiettata la video intervista al Sindaco Paolo Zoffoli di Forlimpopoli il quale è riuscito ad opporsi ad un progetto di riconversione dello zuccherificio della sua città similare a quello proposto a Jesi, con prevista anche una centrale a biomasse, ed ha ottenuto in pochi mesi dalla società Sfir che gestiva lo zuccherificio un nuovo progetto, basato sul circuito Ho.Re.Ca. (Hotel, Restaurant, Catering). In tale modo, il Sindaco Zoffoli è riuscito a garantire l’occupazione dei dipendenti dell’ex-zuccherifico in cassa integrazione ed a coniugare il problema occupazionale con la tutela della salute e del territorio, ottenendo in questa azione il supporto di tutta la città e di tutti i partiti politici, di maggioranza e di opposizione.
Quella di Zoffoli è quindi una ulteriore testimonianza di come il Sindaco di una città può avere un ruolo di protagonista nella vicenda della riconversione, dato che, nel caso di Forlimpopoli, tutti gli enti e le organizzazioni coinvolti erano inizialmente d’accordo nel fare la centrale (Ministero, Regione soprattutto, oltre ai sindacati e, ovviamente, l’azienda); eppure si è riusciti con una azione ben motivata e ferma, ad ottenere un progetto che si integra con il territorio.
Ci auguriamo che il nostro Sindaco Belcecchi sia in grado di fare altrettanto, SMETTENDO di ricercare compromessi su una proposta di riconversione che non ha alcun motivo per essere accolta, dato che non dà alcuna garanzia di occupazione, lascia soltanto inquinamento e devastazione nel territorio ed è nociva anche per le attività agroindustriali e vitivinicole di qualità della nostra zona e per i posti di lavoro ad esse collegate. Chiediamo anche a tutti i singoli consiglieri comunali di supportare il Sindaco nella richiesta di un nuovo progetto e di farsi realmente garanti dei diritti primari dei cittadini (salute, diritto di proprietà, lavoro).
Siamo sicuri che un cambio di atteggiamento porterebbe ad una unità virtuosa fra cittadini, comitati, associazioni, forze di maggioranza e forze di opposizione e farebbe riottenere al sindaco quella coesione che c’era il 13 gennaio 2008 quando il consiglio comunale tutto lo aveva supportato con una delibera votata all’unanimità, purtroppo completamente disattesa dal comportamento che egli ha avuto il 30 gennaio 2008, sottoscrivendo a Roma il preaccordo propedeutico alla riconversione.
Ringraziamo tutti i cittadini che hanno partecipato al convegno e le autorità politiche presenti (l’assessore provinciale al lavoro Maurizio Quercetti, i Consiglieri Comunali Daniele Massaccesi, Leonello Negozi, Siro Rossetti, Cesare Santinelli).
Ci dispiace che ancora una volta il Sindaco Belcecchi e gli assessori coinvolti nel processo di riconversione (l’assessore all’ambiente Gilberto Maiolatesi in primis) non abbiano partecipato, nonostante la testimonianza riportata avrebbe potuto essere un importante spunto per trovare una soluzione reale e condivisa da tutti.
Sottolineiamo che l’assessore Daniele Olivi aveva inviato al comitato una mail in cui ringraziava per l’invito ed annunciava la sua impossibilità a partecipare a causa di impegni.
L’azienda Sadam, che nei giorni scorsi per voce dell’ingegner Tamburini aveva attaccato duramente il Comitato e che era stata dal Comitato stesso invitata a partecipare per un confronto nel merito della questione Forlimpopoli e soprattutto della riconversione jesina, ancora una volta non si è presentata. La sua assenza è stata assordante e ulteriormente chiarificatrice su quale siano, nonostante i proclami di trasparenza dei suoi rappresentanti, le sue idee sul concetto di partecipazione. In parte comprensibile, dato che nelle poche occasioni in cui il Comitato ha avuto la possibilità di dibattere con i rappresentanti Sadam (ad esempio in occasione dei Consigli Comunali aperti di Monsano e Monte San Vito, o in occasione del dibattito del 13 novembre 2008 organizzato da JesiAttiva), tutte le tesi sostenute dai rappresentanti dell’azienda sono state sempre clamorosamente smentite e tutte le questioni poste dal Comitato non hanno mai avuto, dai vari Cartuccia e Ing.Cinti, alcuna risposta esauriente. A testimonianza di ciò, siamo disponibili a fornire le riprese video degli appuntamenti citati.
Chiediamo al Sindaco ed all’assessore Olivi di non continuare con gli incontri nella “stanze del palazzo” e di portare l’azienda al confronto con coloro che subiranno l’inquinamento dei suoi impianti, che sono, paradossalmente, anche coloro che li finanzieranno, a causa del meccanismo degli incentivi pubblici prelevati più o meno direttamente dalle nostre tasche, cuore economico, come confermato dalla Sadam stessa e dalla commissione tecnica istituita dal Comune, dell’intera operazione e fonte dei miliardari profitti che l’azienda punta ad avere con le sua proposte.
Dal Comitato per la Tutela della Salute e dell’Ambiente della Vallesina
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